Protagonista recentemente con “LOL”, lo show andato in onda su Amazon Prime, e con il podcast Cashmire – primo nella classifica Spotify -, Luca Ravenna, comico milanese e grande tifoso nerazzurro, si è confessato in un’intervista esclusiva, in cui ha parlato della sua passione per l’Inter e di tanto altro.
Ecco le sue parole:
1) Luca Ravenna, da dove nasce la tua fede interista?
Sono figlio, fratello, nipote di interisti. In famiglia non è mai stata nemmeno presa in considerazione l'idea che si potesse tifare altro. Siamo milanesi e interisti. Nobiltà Bauscia.
2) Qual è stata la prima partita vista allo stadio?
Inter- Parma. Novembre del 92. Non ricordo nulla ovviamente- sono dell'87- ho dei flash dello stadio che mi sembrava il posto più grande dell'universo.
3) Qual è stato il tuo primo amore come calciatore?
Nicola Berti e Walter Zenga, anche se ero piccolo. Roberto Carlos è stato il mio primo idolo, la prima maglia, il primo che ho compreso e seguito. E’ durato poco, ma siccome da piccolo non comprendevo i ruoli, lo mettevo sullo stesso piano di Weah, che segnava a raffica e non capivo come mai il nostro neo acquisto segnasse così poco- ma tantissimo per un terzino.
4) C'è un giocatore di altre squadre che avresti voluto vedere all'Inter?
Mi sento sporco a dirlo- sportivamente sporco- ma ho una perversione innaturale per Filippo Inzaghi. E Gattuso, che è un gigante.
5) Cosa pensi della squadra attuale? Pensi che, con questo distacco, si arriverà allo scudetto?
La squadra innanzitutto è una squadra. Lo si è visto durante questa strana annata che abbiamo seguito sanguinosamente da casa e mai allo stadio. Lo scudetto non so nemmeno cosa sia. Vediamo che ci aspetta al San Paolo.
6) Hai un debole per qualche giocatore della rosa attuale?
Barellino, come tutti. Mi sono fatto la maglia dopo i suoi primi venti minuti col Lecce l'anno scorso. E D'Ambrosio, di cui mio fratello mi ha regalato la maglia quest'anno. Le voci di mercato su di lui mi mettono un po' di angoscia.
7) Cosa ne pensi della diatriba che, ultimamente, va per la maggiore, in merito al gioco dell'Inter?
Che alla Juve di Allegri veniva detta la stessa cosa. Che all'Inter di Mou veniva detta la stessa cosa. Qualsiasi squadra che si trovi davanti in classifica deve pararsi da queste critiche demenziali. Il bel gioco, quello vero, di certo non viene espresso in Italia in questo momento. Non mi pare che altre squadre giochino come il Milan di Sacchi, come l'Arancia Meccanica di Cruijff, come il Barca di Guardiola. L'Atalanta gioca un bel calcio, sicuramente, ma ancora non mi sembra che abbia quella solidità rocciosa che le permetterà, forse in futuro, di dominare il calcio italiano col suo stile. Tutti giocano solo ed esclusivamente per il risultato. Perché la capolista dovrebbe giocare in modo diverso? Se vogliamo ci sono molte carenze dal punto di vista del gioco in Italia, questo sicuramente- basti pensare a come ci sbrilluccicano gli occhi quando guardiamo la Champions.
8) Facciamo un gioco: io ti dico una serie di persone che hanno caratterizzato la storia dell'Inter e tu li associ ad un comico che ti viene in mente spiegando il perchè…
…Josè Mourinho- Louis CK. Il più grande di tutti, per quelli della mia generazione.
…Peppino Prisco- Peppino Prisco, non ci sono paragoni per lui. Non ha cambiato la cultura del tifoso interista. Lui è la cultura e il culto del tifoso interista che è anche capace di grande ironia e soprattutto autoironia.
…Nicola Berti- Eddie Izzard- istrionico, sorprendente in modo indecifrabile.
…Marco Materazzi. Bill Hicks- provocatore proiettato nel futuro. Un visionario straordinario, ma anche crudo, duro e puro.
9) Chi è il Luca Ravenna della rosa dell'Inter?
Ahahhahha… Muoio dalla voglia di dirti “Barella”, ma ancora è presto. Diciamo Barella al Cagliari, pronto per il trasferimento
10) Risposta secca: come finisce Napoli-Inter e chi segna?
Non faccio pronostici sull'Inter.