“Eravamo con l’Inter a Valencia: la squadra si stava riscaldando prima di una gara che avrebbe stravinto 5-1. Moratti mi disse: “Credo di avere bisogno di te a La Spezia. Mi hanno chiesto di salvare la società. Se te la sentissi, vorrei diventassi il presidente del club”. Accettai e da lì partì questa fantastica avventura”.
Così Ernesto Paolillo narra a Tuttosport la sua esperienza in Liguria alla guida del club che era sull'orlo del fallimento, “Dissi a Moratti: “Facciamo una scommessa: anziché spendere soldi per prendere molti giocatori in giro, costruiamo la squadra sui miglior talenti nerazzurri”. Portammo Cordaz, Dellafiore, Beati, Napolitano e Meggiorini”.
Domani c'è proprio Spezia-Inter. “Dei liguri – aggiunge – mi piace il gioco proposto. Divertono e affrontano gli avversari senza paura. L’Inter è una squadra plasmata magnificamente bene sul campo da Conte e dagli amministratori delegati fuori. Sono convinto che chi lavora tanto, meriti di essere premiato: scudetto ai nerazzurri e salvezza per lo Spezia”.