L'Hellas Verona è pronta alla trasferta di Milano: domani alle 15, a San Siro, è in programma la sfida contro la capolista Inter, a caccia degli ultimi punti Scudetto. Alla vigilia della gara, ecco la seconda parte delle parole del tecnico gialloblù Ivan Juric.
Che giudizio ha sul gioco di Conte?
“Ne ha parlato anche Conte. Per me hanno fatto grandissime partite, un calcio totale, bello. Conoscendo Conte mi dicevo 'adesso spacca tutti'. Ma lui giustamente ha detto 'abbiamo fatto grandi partite, ma abbiamo perso e a nessuno interessava'. Insieme alla squadra ha valutato ed è andato più sulla fase difensiva, sul non pressare troppo alti. Ha grandi campioni, cercano l'uno a uno davanti, e ha trovato grande sostanza dietro. Davanti sono sempre pericolosi e creano, hanno stravinto così. Per divertirmi, da spettatore di calcio, io vorrei la prima Inter. Secondo il mio punto di vista è quella che ti porta ad andare e spaccare tutti. Lui da uomo intelligente ha fatto una scelta giustissima, questo è il discorso”.
A breve arriverà il momento di Ruegg? Pensa di dare qualche chance a Pandur?
“Il mio stato d'animo in questo momento non è dei migliori. Quando un allenatore perde partite così vuole cambiare il trend, perché in questi mesi il club ha acquistato credibilità. Contro l'Inter è quasi impossibile, ma voglio fare punti e vincere le gare. Dare opportunità a sinistra e destra no, quando entra Salcedo, fa bene e fa gol, allora sì, stai scavalcando gli altri e va bene. Ma voglio far giocare i migliori, perché dobbiamo fare punti”.
Tra questi c'è Salcedo?
“Sì. È uno di quelli che ha giocato troppo, ha subito anche un colpo emotivo. Si è allenato bene, e ultimamente ha fatto bene, l'altro giorno ha fatto gol. Se l'è conquistato, questo è tutto un altro discorso”.
C'è qualche aspetto che ha curato particolarmente per invertire la tendenza? Cosa si aspetta domani?
“Ci sono momenti della partita che abbiamo stradominato, giocando bene e creando occasioni. Poi ci sono conoscenze che dobbiamo migliorare, sulle quali non abbiamo avuto modo di lavorare molto. La mia sensazione è che siamo fragili, è facile farci gol. Bisogna alzare il livello d'attenzione. Poi c'è un fattore legato alla tipologia di giocatori che abbiamo, e questo lo paghiamo. L'altro giorno volevo cambiare qualcosa e, detto sinceramente, ho sbagliato. Contro l'Inter è tutto più difficile, l'altro giorno strameritavano e gli è andata male”.
Qual è il ruolo in cui Dimarco può esprimersi meglio?
“Fede per me è il classico quarto. Può fare anche il quinto, noi abbiamo iniziato a usarlo terzo perché ce ne serviva uno a sinistra. Nelle ultime quattro partite ha fatto benissimo, non ha commesso errori, ha giocato con qualità. Non ha fatto un buon campionato, ha fatto un grandissimo campionato. In certe partite può fare sia il terzo, sia il quinto che il quarto”.