L’Inter che si avvicina a grandi falcate alla vittoria del suo diciannovesimo scudetto è una squadra che, quest’anno, ha dimostrato di saper essere dominante in campionato con una continuità che mancava da tempo. Questo grazie al grande lavoro dell’allenatore, Antonio Conte, che ha saputo valorizzare gli elementi a sua disposizione, e dei calciatori che hanno saputo mettersi a disposizione e interpretare nel migliore di modi l’idea di calcio del tecnico.
Ma, per poter aprire un ciclo, c’è bisogno di migliorare. Sempre. Ed è proprio per questo che, seppur con la vittoria di un trofeo, la squadra ha bisogno di nuove soluzioni che possano garantire un processo di crescita non solo in Italia, ma anche in Europa. Certo, bisognerà fare i conti con le questioni societarie, ed in tal senso sarà fondamentale l’incontro tra Steven Zhang, i dirigenti e Antonio Conte. Ma delle idee, sicuramente, iniziano ad esserci. Sicuramente servirebbe un vice-Handanovic che offra della garanzie e che possa prendere il suo posto. I nomi sono sempre quelli di Juan Musso, Marco Silvestri e Pierluigi Gollini. C’è da dire, però, che in questo ruolo è possibile che l’investimento pesante venga effettuato per la prossima stagione, pertanto, il secondo portiere potrebbe essere un’idea a parametro zero come Antonio Mirante.
Altro reparto da puntellare è la difesa, soprattutto i rincalzi di de Vrij e Bastoni. Per quanto riguarda il primo, potrebbe esserci il ritorno di Vanheusden, anche se si cercherà di prolungare il prestito per valutare le condizioni di un calciatore che si è rotto due crociati. Pertanto, altra soluzione valida, potrebbe essere quella di Nikola Maksimovic del Napoli che andrà via a parametro zero. Sul centro sinistra, invece, dovrebbe esserci il ritorno dell’ex Primavera, oggi in prestito al Monza, Lorenzo Pirola.
Il reparto che dovrà vedere più cambiamenti è il centrocampo. Oramai i tre titolari fissi sono Barella, Brozovic ed Eriksen, ma mancano dei ricambi all’altezza. Vidal non è più quello di un tempo, ha perso la titolarità e prende uno stipendio elevatissimo – anche se non sarà facile strappare un suo addio -, Sensi è stato condizionato da troppi problemi fisici, così come Vecino, mentre bisognerà decidere il da farsi anche con Gagliardini. Il primo nome nella lista per il ruolo di mezz’ala è quello di Rodrigo De Paul, il cui costo, però, è esorbitante. Da non tralasciare il nome di Nandez, molto apprezzato da Conte e che, chissà, potrebbe entrare in uno scambio con Radja Nainggolan – anche se bisognerà vedere l’eventuale permanenza in A del Cagliari. Come vice-Brozovic, invece, le strade sono due: quella low cost e quella dell’investimento. La prima prevede il ritorno alla base di Lucien Agoumè, che ha tantissime richieste tra cui quella del Bayern; la seconda è la via che porta a Teun Koopmeiners dell’AZ Alkmaar.
Capitolo esterni. Anche qui dovranno essere prese delle decisioni visto l’addio di Ashley Young e, forse, anche quello di Ivan Perisic – il croato prende 5 milioni netti di stipendio e la sua cessione potrebbe essere utile per abbassare il monte ingaggi. Un nome è quello di Alessandro Florenzi che, a quanto pare, non verrà riscattato dal PSG. In tal caso Darmian sbarcherebbe a sinistra. Ma anche nomi come Tagliafico dell’Ajax e Katterbach – per l’investimento giovane – del Colonia potrebbero essere presi in considerazione.
Infine l’attacco. La coppia titolare non si tocca, soprattutto dopo i numeri record di quest’anno. Bisognerà lavorare sui loro vice. Pinamonti partirà per cercare la continuità perduta questa stagione e il suo posto potrebbe essere preso da un altro parametro zero come Giroud. Sanchez potrebbe avere il desiderio di giocare di più – la sua cessione potrebbe far rifiatare tantissimo le casse nerazzurre visti i sette milioni netti di ingaggio. Al suo posto potrebbe esserci l’investimento su un giovane come Damsgaard della Sampdoria o Cunha, vecchio pallino di Ausilio, dell’Herta Berlino – anche se il suo prezzo è elevatissimo -. Ci sono anche le carte Morutan e Thiago Almada da seguire o le occasioni fatte in casa come i ritorni di Esposito o Salcedo.
Insomma, è difficile migliorare la squadra, ma qualcosa andrà fatto. Per un mercato che dovrà essere nuovamente a saldo zero, come la passata stagione, i dirigenti dovranno far fruttare al massimo le cessioni dei tantissimi calciatori in prestito e cercare soluzioni di fantasia, per migliorare la rosa e abbassare il monte ingaggi. Il progetto di Inter vincente non può conoscere pause.