“Non è un caso se ho scelto il 3-5-2 da anni: le ali aiutano in difesa ma ti danno anche tanto in fase offensiva”. Ricetta di Antonio Conte, che in molto può cambiare, ma non certo i suoi principi calcistici. Gli esterni e soprattutto la difesa a tre sono un fattore nel suo modo di giocare, ed è proprio su questi fondamentali che l’Inter è decollata definitivamente nelle ultime settimane. Il blocco Skriniar – De Vrij – Bastoni, che come Conte stesso ha ammesso ricorda in alcuni aspetti Bonucci – Barzagli – Chiellini ai tempi della Juventus, è sempre più una garanzia: l'Inter ora ha tutti gli effetti la miglior difesa d'Italia.
Tolto il gol di Eriksen a Napoli, poi, contro Cagliari, Spezia e Verona, le reti sono arrivate solo dagli uomini di fascia, ossia Perisic e Darmian. E chi ha fornito gli assist a quest’ultimo? Hakimi. Il marocchino inoltre, con 6 gol e 6 assist, è il migliore laterale di spinta nei top 5 campionati europei insieme, guarda caso, all’atalantino Gosens.
L'Atalanta, seconda in graduatoria, fa anche lei della difesa a tre e degli esterni la sua arma. Gasperini, proprio lui, con un rapporto controverso con il tifo interista, ha fatto di questi fondamentali il suo marchio di fabbrica. Se negli interpreti cambia qualcosa, con un Romero decisamente più aggressivo e forse meno elegante di De Vrij, ed un Toloi meno muro di Skriniar ma più abile nello sganciarsi palla al piede, i principi tattici restano gli stessi.
Ricordiamo che, in Europa, anche il Chelsea semifinalista di Champions gioca a tre dietro, con due esterni bravi nell'uno contro uno. Che sia finalmente esportato ed esploso questo dettame tattico?