E' noto che le squadre allenate da Antonio Conte facciano molto affidamento sulla fisicità e sui muscoli. La maggior parte dei giocatori nerazzurri infatti superano i 180 cm di altezza. Alcuni però, nonostante siano dei “piccoletti”, si sono rivelati fondamentali nel gioco dell'allenatore salentino.
Uno su tutti è Nicolò Barella. Il centrocampista nerazzurro misura 172 cm ma questo non è mai stato un ostacolo per lui. L'ex Cagliari ha dato prova di essere di gran utilità sia in fase offensiva che difensiva, sfruttando la sua velocità e capacità di gioco nello stretto, oltre che la sua gran resistenza e le sue qualità tecniche. Non a caso è una pedina fondamentale nello scacchiere di Conte, come dimostrano le sue 32 presenze collezionate in questo campionato.
Tra i “piccoletti” c'è anche Stefano Sensi, alto 168 cm. Il classe '95 da una parte ha tratto vantaggi dalla gracilità, come le capacità di dribblig efficace anche in spazi molto ristretti; dall'altra forse ha tratto anche degli svantaggi, come la sua fragilità fisica che gli ha sempre causato più infortuni che gioie. Rimanendo a centrocampo ma spostandoci sulla fascia troviamo Young. I suoi 175 cm d'altezza gli hanno permesso di avere una notevole resistenza tale da essere in grado di poter interpretare al meglio il ruolo di esterno a tutta fascia.
Passando all'attacco i nomi sono quelli di Lautaro Martinez e Alexis Sanchez. El toro misura 174 cm di altezza ma nonostante ciò ha sempre fatto valere il suo fisico: neanche poco più di un anno fa ha messo in seria difficoltà Mats Hummels, uno tra i difensori migliori e forti fisicamente al mondo, in occasione delle gare giocate tra Inter e Borussia Dortmund durante la fase a gironi di Champions League.
El niño maravilla è alto 168 cm ma anche lui come gli altri ha fatto di questa caratteristica un pregio: nel gioco nello stretto, in fatto di tecnica e precisione è tra i migliori.