Ora è festa per il popolo nerazzurro, l'Inter è campione d'Italia. Per la 19esima volta nella loro storia i nerazzurri conquistano lo scudetto. I meriti sono di tutti, nessuno escluso. Tra gli artefici di questa impresa c'è sicuramente Antonio Conte, che in 2 anni ha guidato l'Inter verso lo scudetto. Quest'oggi l'allenatore nerazzurro ha parlato proprio di questo sogno avverato nel corso di 90esimo minuto, in onda su RAI 2. Ecco le sue parole riportate da TUTTOmercatoweb.
QUESTO SCUDETTO RISPETTO AGLI ALTRI – “Lo colloco tra i successi più importanti in carriera. Difficile perché comunque non era per me una scelta facile andare all’Inter, andare anche in un momento dove sicuramente la squadra non era attrezzata e competitiva per vincere qualcosa di importante. Per di più andavo in una squadra che era la rivale della Juventus dove ho giocato per tantissimo tempo. La Juve dominava da anni, c’erano tutte le situazioni più negative che si potessero trovare. Invece ho accettato la sfida con grande voglia, penso che il lavoro abbia ripagato tutti i grandi sacrifici”.
CONTRO LA JUVE – “Sarà una partita dove noi al di là della classifica vorremo fare il massimo, cercheremo di ottenere il massimo fino alla fine del campionato. Rimangono quattro partite, siamo riusciti a vincere con quattro giornate d’anticipo, ma andremo comunque lì a giocarcela. Per me è sempre un piacere entrare allo Juventus Stadium, ora sto imparando a farlo da avversario.
IL MOMENTO CHIAVE /DIFFICILE – “Il momento chiave penso sia stato quando nella settimana in cui siamo usciti dalla Champions, dove ci sono piovute critiche addosso in maniera forse esagerata. Non era facile, avevamo un gruppo di ragazzi non abituati a vincere. Siamo stati bravi a compattarci e a prendere le critiche per essere ancora più forti e protagonisti. Quello è stato anche il momento più difficile, c’erano tante critiche a me e ai calciatori, ci siamo compattati”.
FUTURO – “Penso che in questo momento è giusto goderci questo Scudetto, non faremo l’errore di andare dietro alle voci su riunioni, liti e altre cose. Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ora io me lo voglio godere. Da qui alla fine ci sarà tempo per parlare di tutte le cose che vanno fatte. Ora vogliamo condividere la gioia con i nostri tifosi”.
FORZA DEL GRUPPO – “Sarebbe inopportuno fare nomi di un singolo, nella mia idea di calcio si vince con la squadra e non con i singoli. I singoli vengono esaltati dal gioco di squadra. Quello che ci ha portato a vincere è stata la squadra e quello che i calciatori hanno dimostrato in questi due anni. I giocatori si sono fidati del sottoscritto, io ho indicato la strada e loro si sono fidati ciecamente. Alla fine siamo riusciti a portare la barca in porto”.
DEDICA – “Questo scudetto lo dedico a tutte le persone a me vicine, quelle che mi vivono fuori dal campo: mia moglie, mia figlia, i fratelli. Voglio ringraziare Lele Oriali, per me è stato molto importante. Mi ha aiutato tantissimo, è stata la persona che ha influito maggiormente in questi due anni”.