Inter-Sampdoria 5-1
L’Inter festeggia il diciannovesimo scudetto con una cinquina alla Sampdoria. Partita dominata dai nerazzurri, ossessionati – Conte è soddisfatto – dalla ricerca del successo. Ancora tre partite – da vincere, naturalmente – prima di pensare al futuro. Roma, Juventus ed Udinese rappresentano sfide affascinanti per differenti ragioni. Vincere aiuta a vincere, anche quando gli obiettivi sono stati centrati con largo anticipo.
Molto bravo Antonio Conte a rifinire e raffinare la mentalità della squadra, per nulla appagata dai festeggiamenti del dopo Crotone. Piccoli grandi passi verso una crescita che dovrà, necessariamente, attraversare anche il tortuoso percorso in Europa.
Consolidarsi in Italia, magari vincendo lo scudetto numero venti – della seconda stella – e procedere a passo spedito verso gli ottavi di Champions League gli obiettivi futuri dell’Inter sempre più di Antonio Conte. Una squadra affamata, ambiziosa e pronta a sfidare qualsiasi avversario.
Il simpatico buffetto – Achraf Hakimi è stato imprendibile per gli avversari. Una scheggia efficace in entrambe le fasi. L’esperienza nerazzurra ho la maturato tatticamente. Alexis Sanchez ha confermato l’illimitata classe di cui dispone. Un calciatore maravilloso e letale in area di rigore. Molto bene anche Roberto Gagliardini e Andrea Ranocchia che hanno sempre incarnato l’Interismo. Peccato che la rovesciata di Ranocchia non sia finita in rete. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta di una stagione superlativa.
Le rasoiate – Nessuno sotto la sufficienza, ma la sensazione è che l’Inter debba ricercare un portiere che possa crescere sotto l’ala protettiva e saggia di Samir Handanovic. Anche oggi il portierone nerazzurro – importante la sua stagione – non è parso brillantissimo in occasione della rete subita.