Sul fatto che Claudio Ranieri fosse un signore, nessuno aveva dubbi. Ieri, per l'ennesima volta, lo ha dimostrato. La passerella concessa dai suoi ragazzi, agli uomini di mister Conte, ha avuto un nonsochè di: signorile e british. L'ex allenatore nerazzurro ha basato, su questi atteggiamenti, la sua intera carriera. Non a caso in Inghilterra è stato, e lo è ancora, molto amato. Un pasillo d'onore che ha significato molto.
Uno stile che ricorda il calcio di un tempo, dove lealtà, sportività, cuore e passione ne facevano da padrone. Ieri, alle ore 18, ha dato la sua ennesima lezione. Lui che potrebbe reputarsi tra i più grandi manager della storia – si pensi solo al miracolo Leicester City – ha dimostrato, in tutta la sua carriera, un'umiltà pazzesca unita una sapiente filosofia calcistica. Lo status attuale della Sampdoria è stato raggiunto grazie a lui. Se la Roma, ai tempi dell'Inter di Mourinho, resisteva era grazie a lui.
Un vero e proprio signore del calcio, con la -s maiuscola: “Ho detto a Quagliarella e ai ragazzi che sarebbe stato bello omaggiare lo scudetto dell'Inter come fanno in Inghilterra con la passerella. E i ragazzi sono stati subito d'accordo con me. Questo è lo sport. Credo che lo sport debba essere in questi piccoli gesti, soprattutto per una squadra che ha vinto con quattro turni di anticipo lo scudetto“. Poche parole a sintetizzare l'estrema cultura calcistica di Sir Claudio. Un gentleman al servizio dello sport.