Sanchez Inter, l’importanza di avere in rosa il “Nià±o Maravilla

C'è senza dubbio anche lo zampino di Alexis Sanchez dietro la conquista dello scudetto da parte della squadra allenata da Antonio Conte. Da quando nell'estate del 2019 è arrivato a Milano in prestito dal Manchester United, in linea di massima il cileno ha svolto quasi sempre il ruolo di comprimario di Lautaro Martinez.

La scorsa estate i Red Devils avevano fatto sapere alla dirigenza di Via della Liberazione che qualora avessero voluto trattenere definitivamente il Niño Maravilla, occorreva un bonifico da almeno 15 milioni di euro. Eppure, con un colpo da maestro dei suoi, alla fine l'AD nerazzurro Giuseppe Marotta riuscì ad ingaggiarlo a parametro zero, dopo che il giocatore aveva rescisso consensualmente il proprio contratto con il club inglese.

In questa stagione il cileno ha racimolato 28 presenze condite da 7 reti e 6 assist. Un bottino di tutto rispetto che testimonia come Sanchez riesca ad essere determinante pur non godendo di un posto da titolare fisso. Il Palmarès dell'ex Barcellona e Arsenal parla chiaro: 2 campionati cileni, 1 campionato argentino col River Plate, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa Europea, 1 Mondiale per Club e 1 campionato spagnolo conquistati con il Barcellona, 2 Coppe d'Inghilterra e 3 Community Shield conquistate con l'Arsenal, 2 Coppe America vinte col suo Cile e infine lo scudetto tutto a tinte nerazzurre. Questa è la prova lampante che avere gente come Sanchez in rosa, per certi versi diventa determinante.