(ID), Labate pt.3: “Stadio? Sala non ha sbagliato. Lukaku monumentale”
Terza parte dell’intervista al giornalista, noto tifoso nerazzurro, Tommaso Labate che ha detto la sua su vari temi dell’Inter
Imperdibile appuntamento con il podcast de La Voce Nerazzurra, ‘Tango e Cash’ in compagnia di Nico Spinelli e di Nick Bauscia. Insieme a loro, ha risposto alle loro domande un grande giornalista ed un grande tifoso nerazzurro, ovvero Tommaso Labate che ha toccato vari temi.
Ecco le sue parole:
Sullo stadio: “Argomento ampio e complicato. Io non penso che il sindaco di Milano volesse aprire una questione con la società. E’ evidente che se sei custode della cosa pubblica, vuoi almeno una garanzia. In quella polemica, e lo dico senza intento canzonatorio per nessuno, non ho visto i torti che la società ci ha visto. Lo stadio di San Siro per Milano è più significativo dell’Olimpico per Roma. La richiesta del Comune è quella di avere due interlocutori certi. Sono favorevole dello stadio di proprietà, sono d’accordo a farlo con il Milan, ma voglio uno stadio grande. Perché devo avere uno stadio piccolo? Se la gente allo stadio ci va, non vedo perché farlo grande. Se non ci sono le condizioni per fare un impianto sullo stadio Meazza, lo si faccia altrove, ma grande. Il modello Juventus Stadium è una sciocchezza. Una società che fa 55000 abbonati con Mudingay e Icardi, perché deve farlo piccolo. Pensa quanta gente andrebbe con lo scudetto. Per me lo si può fare anche a Sesto o a San Donato, ma se ci deve essere una speculazione edilizia deve essere solo a corollario. Non mi frega nulla che sia a Milano, basta che si arrivi con la metro. Buttare giù il Meazza per farne uno più brutto e più piccolo non lo considero bello. Se poi hai due società che chiamano con l’anonimo, appoggio la prudenza del sindaco Sala”.
Su Lukaku: “Ci vuole un monumento. Quando è uscita l’intervista al Corriere ho detto all’autore di fare un saluto al monumento. Spesso ci si aspetta che una persona che tocca certi palcoscenici come Old Trafford, non abbia umiltà. Con Lukaku non è stato così e la sua capacità di resistere alla sfiga come l’autogol contro il Siviglia e lo l’opposizione al colpo di testa di Sanchez contro lo Shakhtar, è stata incredibile. Barella è uno che potrà avere una carriera longeva all’Inter, ma prima di dargli la fascia vedrei bene Lukaku che è molto più adatto di altri che l’hanno indossata ultimamente e non mi riferisco ad Handanovic”.