Intervistato da CalcioNapoli24 Tv, il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, esperto di economia nel mondo del calcio, ha parlato dello stato in cui versano i conti delle squadre di Serie A.
Ecco le sue parole: “Serie A a 18 squadre? C’è un dato oggettivo che ha a che fare con la SuperChampions del 2024: per come è congegnata, ingloberà tante partite e questo a detta dei vertici del calcio italiano ed europeo porterà ad un calendario uguale a quello attuale, con nessuna data utile per recuperare partite slittate. Chiaramente mette tutto in difficoltà, diventerebbe un calendario ingestibile e la soluzione più semplice è quella di ridurre le partite dei campionati. La Serie A stava pensando da tempo alla riduzione delle squadre del campionato. Playoff e play out? Introducendoli, si dovrebbe anche ulteriormente ridurre il numero delle partite a meno di non voler pensare ad un calendario perfettamente all’italiana con partite di andata e ritorno: gli slot quelli sono. A me l’idea non dispiace, può essere un modo per aumentare il fascino e la competitività all’interno del campionato. Sul calendario però non si scappa”.
Bellinazzo poi ha aggiunto: “In caso di Champions League, il Napoli conterebbe su una cinquantina di milioni di euro minimi, e sull’Europa League una trentina in caso di cammino profondo: le cose cambierebbero, ma tutti i club devono ridurre i costi del 10-15%. Senza la Champions, il Napoli dovrebbe arrivare a circa il 25% per rimanere a galla con i dettami del progetto De Laurentiis: si dovrà rivedere il rapporto tra ingaggi e ricavi, ma con la Champions si potrà guardare più il diritto sportivo che il lato economico. La nuova idea sul monte stipendi? Va apprezzata come misura politica, vuole essere un segnale per dare più equilibrio ed un principio di morigeratezza nella gestione del club. Il tema impone di non andare oltre il monte ingaggi della prossima stagione, scendendo gradualmente. I club però adesso hanno bisogno di tagliare il 15-20% dei costi, tra qualche anno c’è il rischio che non ci arrivino. Presumo che ci sia stata l’esigenza di dare un segnale importante ai procuratori che chiedono aumenti di ingaggi, per poi trovare il modo di amalgamare questa norma con altre relativa ai costi della rosa e agli ammortamenti relativi ai ricavi strutturali e non comprendenti le plusvalenze. Questa norma imporrebbe uno sforamento del budget garantito con fideiussioni e aumenti di bilancio, ma vediamo come sarà strutturata”.