Conte: “All’Inter capisci tante cose. Dedica scudetto? A me stesso”

Scudetto sudato e meritato quello dell'Inter che, dopo la vittoria odierna per 5-1 contro l'Udinese, ha potuto, finalmente, alzare la coppa davanti a 1000 spettatori dentro lo stadio e 4500 fuori dallo stadio.

Il suo principale artefice, è stato il tecnico Antonio Conte che ha parlato così a Inter Tv: “Penso che sia stato il giusto finale di un’annata straordinaria contro un’Udinese che non ha giocato per lo 0-0. I ragazzi hanno la giusta mentalità e non sono stati appagati dall’aver già vinto il campionato. Hanno fatto più di 90 punti. Rivedere i tifosi allo stadio è stato bello, non erano tanti ma ci hanno aiutato. Poi per l’accoglienza c’è poco da dire, sia prima che dopo. Aver visto tutta questa gente ci deve solo rendere felici”.

Sul giocatore più simpatico: “Questa è una squadra che è piena di giocatori simpatici, tutti nascondono un qualcosa di piacevole al di là del fatto calcistico. Ma tutti sanno che con me sul campo non si scherza, bisogna essere seri e dare tutto, ma anche io ho sicuramente dei lati diversi fuori dal rettangolo di giochi. Alcuni dei ragazzi ti fanno cadere a terra dalle risate, soprattutto quando si uniscono. È bello e piacevole, si è creata una bella alchimia e c’è anche grande rispetto per le persone”.

Sul valore di questo scudetto: “Lo colloco sicuramente tra le imprese fatte, non era semplice. Venendo all’Inter mi sono messo in grande discussione, arrivavo in una squadra che non vinceva da tanto e non solo lei, visto che la Juve dominava da anni. Abbiamo fatto qualcosa di bello e di incredibile, non è stato semplice. L’Inter è una squadra che se ci lavori capisci tantissime cose, aver vinto uno Scudetto qui mi fa capire che la serietà, il lavoro e il sacrificio sono l’unica arma per vincere. Siamo stati tutti molto bravi, io, i calciatori e il club”.

Una dedica per il trionfo :“Lo dedico a me stesso, non è stato un percorso facile in questi due anni. Abbiamo superato tutto e tutti. Siamo stati tutti bravi e anche il sottoscritto”.