Primo posto in campionato e tricolore cucito sul petto. La giornata di ieri ha sancito, in maniera definitiva, il verdetto che gli interisti stavano aspettando ad ben undici anni. Ma dopo i festeggiamenti, è tempo di fare i primi bilanci ed iniziare a pensare anche alla prossima stagione che dovrà vedere l'Inter confermarsi in campionato e fare decisamente meglio per quanto riguarda l'Europa. Passare il girone di Champions League, infatti, dovrà essere un obbligo dopo tre anni di eliminazioni avvenute in maniera troppo affrettata e che hanno visto l'Inter affrontare dei veri e propri gironi di ferro con Barcellona, Tottenham e PSV durante il secondo anno di Spalletti; con Bacellona, Borussia Dortmund e Slavia Praga il primo anno di Conte. E l'ipotesi di un ennesimo girone infernale potrebbe capitare anche l'anno prossimo.
Infatti, a parte in Inghilterra con il Manchester City e in Germania con il Bayern Monaco, in tutti gli altri campionati le favorite dal pronostico non sono riuscite a vincere, dovendo abbandonare automaticamente la prima fascia che viene data ai vincitori finali. Per questo, nella seconda fascia, l'Inter potrebbe incontrare squadre come Real Madrid, Barcellona, PSG, Liverpool e Siviglia, oltre ad altre, al momento in bilico, come Manchester United – in attesa di vedere come finirà la finale di Europa League -, Chelsea – che può arrivare in prima nel caso vincesse la Champions -, Porto e Borussia Dortmund – che potrebbero anche finire in terza fascia.
Non andrebbe meglio in terza fascia nel caso in cui finissero le succitate Borussia e Porto, con le già presenti Ajax e Lipsia e con squadre temibili come Shakhtar Donetsk e Benfica – anche se in quest'ultimo caso non è ancora certo l'accesso alla terza fascia. L'unica fascia che potrebbe dare un po' più respiro, potrebbe essere la quarta in cui sono presenti squadre dalla grande tradizione, ma dagli organici decisamente alla portata – per esempio il Rangers, il Wolsfburg, la Stella Rossa -. Insomma, adesso è ora di fare uno step importante anche in Europa e confermare che i miglioramenti fatti a livello di mentalità in questa stagione appena terminata non sono stati solo un caso. Perchè l'Europa è la casa dell'Inter e abbiamo il dovere di fare cose importanti.