Inter, la giornata di ieri ha segnato la fine della stagione che ha riportato lo scudetto in nerazzurro dopo 11 anni di assenza. Diversi sono stati i verdetti che ha consegnato il match contro l'Udinese. Miglior difesa, secondo punteggio più alto di sempre (91), 16 vittorie consecutive in casa, 50 punti nel girone di ritorno, terzo miglior attacco di sempre. ma non solo. Un altro verdetto sembra essere ormai inequivocabile. E riguarda Stefano Sensi.
Il centrocampista era arrivato dopo essere stato soffiato al Milan, e nelle prime uscite aveva fatto letteralmente strabuzzare gli occhi. Sette gare di campionato e una super prestazione contro il Barcellona che lo avevano reso agli occhi dei tifosi un giocatore indispensabile. L'infortunio rimediato contro la Juventus aveva fatto preoccupare? Come si fa a rinunciare ad giocatore del genere? Come si fa a rinunciare ad una qualità così? Eppure l'Inter ha dovuto imparare a cambiare se stessa e a fare a meno del suo gioiellino. Storia nota il calvario che ha caratterizzato l'avventura nerazzurra di Sensi. da quell'infortunio infatti il giocatori non si è più visto. Un guaio muscolare dietro l'altro, qualche apparizione in sprazzi di partite e poi via, dentro il solito tunnel. E la luce continua a non vedersi. Ieri nuovo problema che lo ha costretto a lasciare il campo.
Tante le ipotesi. carichi di lavoro non adatti al suo fisico, problemi psicologici riguardanti la soglia del dolore ecc. Ma una sola certezza. Questa Inter non può fare affidamento su questo Sensi. E quello che sembrava un “piccolo Iniesta”, ora sembra sacrificabile sul mercato. Un giocatore che avrebbe fatto più che comodo a questo centrocampo, che avrebbe fatto letteralmente sognare se si fosse mantenuto sui livelli delle prime gare della scorsa stagione. E invece sarà sicuramente un meteora che susciterà rimpianti nei tifosi. Ora De Zerbi sembra pronto a riabbracciarlo nella sua nuova avventura ucraina. Ma il mondo nerazzurro continuerà a chiedersi, what if…? “Cosa sarebbe accaduto se…”.