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Inter: ‘Nessuno è incedibile’ perché va incassata una certa cifra ‘mostruosa’

La Gazzetta dello Sport, in edicola oggi, fa il punto della situazione su quale potrebbe essere il prossimo calciomercato nerazzurro

Il numero che spaventa è 100 o giù di lì, altro che storie. E pesa di più. Perché sono i milioni di plusvalenza necessari all'Inter per chiudere il prossimo calciomercato. Conti da far quadrare, un po' più che una sessione di autofinanziamento: qui siamo di fronte a un segno più grande così”. È un passaggio del lead dell'articolo di Davide Stoppini sulla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, mercoledì 26 maggio. Riassume il piano della proprietà dell'Inter in vista del prossimo calciomercato e (probabilmente?) uno dei motivi per il quale, sempre secondo il quotidiano sportivo, la società e Antonio Conte stiano percorrendo la strada del divorzio. “È un numero talmente grande quel 100 – anticipa ancora Stoppini – che da oggi in poi è giusto lasciar aperte le porte a qualsiasi tipo di cessione”.

Quanti titolari dell'Inter campione d'Italia saranno ceduti? “Non c'è risposta perché al momento non c'è offerta” chiarisce subito la Gazzetta dello Sport. “Ma la novità è che non c'è neanche un numero minimo. Andranno via i giocatori che serviranno a far quadrare i conti. Quindi – ipotizza Stoppini – probabilmente anche due top player. Sarebbe auspicabile (anche per Antonio Conte) fare cassa cedendo Brozovic ed Eriksen. Ma è più facile che le offerte vere arrivino per altri giocatori”. Per esempio? “Lautaro – ricorda la Gazzetta – ha mercato in Spagna, l'Atletico più del Real Madrid. Il suo rinnovo è finito in un angolino, come pure quello di Bastoni“. Nel suo articolo, poi, Stoppini parla anche di Lukaku e del suo fortissimo legame con Antonio Conte. “È un centravanti di caratura mondiale, il suo addio può valere un incasso a tre cifre” conclude la Gazzetta dello Sport ricordando però “che dovrà essere brava l'Inter a motivare Lukaku anche senza Conte”.