Home » La Stampa – Conte inglese, per l’Inter due nomi outsider

La Stampa – Conte inglese, per l’Inter due nomi outsider

Un club inglese ha proposto un contratto con ingaggio faraonico all’allenatore salentino: uno stipendio annuo abbondantemente superiore ai 13 milioni percepiti attualmente dal club nerazzurro.

La Stampa, Milano: “C’è il Tottenham dietro il possibile divorzio tra Antonio Conte e l’Inter. Il club inglese ha proposto un contratto con ingaggio faraonico all’allenatore salentino: uno stipendio annuo abbondantemente superiore ai 13 milioni percepiti attualmente dal club nerazzurro. La cifra sarebbe superiore ai 15 milioni, più vicina ai 20. La squadra londinese ha chiuso al 7° posto l’ultima Premier League, quindi non giocherà la Champions, una situazione nella quale Conte dà il massimo.

Le prospettive offerte dall’Inter a Conte invece sono opposte in questo momento. La squadra dovrà affrontare la prossima stagione da Campione d’Italia con l'auspicio di passare finalmente il girone di Champions dopo tre fallimenti consecutivi, ma senza la garanzia di poter tenere tutti i giocatori più forti, nonostante la chiusura del finanziamento con Oaktree Capital. Il Tottenham, per proposta di ingaggio e possibilità di migliorare gli ultimi risultati (con lo stimolo in più di un confronto con  Mourinho, esonerato dai londinesi nel corso dell'ultima stagione), rappresenta l’offerta più allettante per Conte, accostato anche al Real Madrid. Ma i quasi 20 milioni di ingaggio messi sul piatto dagli inglesi sono un argomento molto convincente (per dare un’idea delle disponibilità economiche, gli Spurs incasseranno 162 milioni in diritti tv della stagione appena conclusa).

L’Inter, se si consumerà il divorzio con Conte, dovrebbe chiamare al timone Simone Inzaghi. L’allenatore della Lazio rappresentava la seconda scelta dopo Massimiliano Allegri, che era stato contattato dal club nerazzurro in previsione di una separazione con il tecnico salentino. Inzaghi garantisce una continuità di modulo giocando col 3-5-2 come Conte. Per questo viene preferito all'altro papabile: Sinisa Mihajlovic. Resta da capire quali interpreti avrebbe a disposizione Inzaghi al termine del prossimo mercato che si annuncia difficile per l’Inter. Di fronte a questo scenario diventa sempre più incomprensibile la scelta di Suning di non vendere il club al fondo londinese BC Partners per 800 milioni tra febbraio e marzo.”