Secondo la Gazzetta dello Sport la 'frattura' fra l'Inter e Antonio Conte si sarebbe consumata sabato prima della partita contro l'Udinese. “Il giorno prima dell'ultima partita contro l'Udinese c'è stato un incontro tra società e Conte: i dirigenti, che si erano ovviamente confrontati con Zhang, hanno prospettato con onestà lo scenario prossimo dell'Inter. C'è necessità di chiudere in fortissimo attivo il prossimo mercato, grazie a una plusvalenza che si avvicini ai 100 milioni. Davanti a questo scenario – scrive la Gazzetta dello Sport – Conte ha espresso tutta la sua amarezza, consapevole che l'Inter per continuare a crescere soprattutto in Europa, non deve solo scegliere chi cedere, ma ha anche bisogno di rinforzi e di sostituire giocatori a fine contratto”.
Quindi ora cosa succederà? “Conte ha sempre sostenuto di essere stato convinto dalle ambizioni del gruppo Suning e che, essendo un top coach, avrebbe continuato solo con un progetto all'altezza. Sul tavolo però c'è ancora un anno di contratto a cifre tutt'altro che banali: 12 milioni di euro netti, più un milione che il tecnico aveva già posticipato dallo scorso anno. Più dello stipendio, però, quello che amareggia e fa arrabbiare Conte è dover lasciare un grande lavoro fatto in profondità che avrebbe avuto bisogno ora solo di pochi mirati colpi per permettere all'Inter di giocarsela con i top club europei”. Nel suo articolo Andrea Di Caro precisa che “è proprio questo lavoro, un vero solco tracciato, che la proprietà è pronta a riconoscergli e che sarà valutato economicamente nelle prossime ore per offrire ad Antonio una giusta ricompensa. Difficilmente sarà inferiore alla metà dell'ingaggio del prossimo anno, ma questo è un tema che verrà trattato dalle parti che hanno intenzione di lasciarsi in ottimi rapporti”.