Inter, l’ossatura di Inzaghi tra conferme ed incognite

L'Inter sta iniziando a prendere forma nella mente di Simone Inzaghi. Il nuovo tecnico nerazzurro, che raccoglierà l'eredità di mister Antonio Conte, sta ponendo le basi della sua squadra che scenderà in campo nella prossima stagione. Diversi punti fermi, reparto per reparto, che quest'oggi il Tuttosport ha riportato all'interno della sua edizione.

Partendo dalla difesa il quotidiano segnala tra i punti fermi l'ex biancoceleste Stefan De Vrij – già passato sotto la guida del tecnico – abile e fondamentale per la ripartenza dal basso nella difesa a tre. Al suo fianco Bastoni – cresciuto esponenzialmente nei due anni di Conte – ad aiutare nell'impostazione e la permanenza di Skriniar. In sostanza l'ossatura della retroguardia dovrebbe rimanere la medesima della stagione appena conclusa.

In mediana spazio a Brozovic e Barella che, stando al quotidiano, saranno il motore del centrocampo 21/22. Se per il croato la permanenza e la centralità nel progetto nerazzurro sembrerebbe scontata, occhio alla situazione di Barella. Infatti, come dichiarato questa mattina in esclusiva per Interdipendenza da Luigi Garlando – prima penna della Gazzetta dello Sport – gli scenari non sarebbero del tutto definiti: “L’emergenza economica dell’Inter può mettere a rischio la permanenza di un giocatore come Barella, il profilo più internazionale dei nerazzurri. Soprattutto se l’Europeo la farà brillare ulteriormente. Se resterà, Barella ha tutto per essere il capitano del futuro: è nato interista, ha impeto, spirito di sacrificio, carisma, correttezza di comportamenti. Però, ripeto: per quanto l’Inter riuscirà a trattenerlo? All’agente del giocatore sono arrivate, e non da ieri, le attenzioni dei più grandi club europei: Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, i top club inglesi… Molti discorsi sono stati avviati e Barella è un ragazzo giustamente ambizioso. Non ne vedo molti centrocampisti più forti di lui in Europa. E’ il Kanté italiano. Quando ha incrociato De Jong in Nazionale lo ha messo sotto. Per questo oggi non scommetterei sulla sua permanenza all’Inter” (qui l'intervista completa).

Insieme a loro dovrebbe continuare a trovare spazio Christian Eriksen, magari in un ruolo nel quale si troverebbe maggiormente a suo agio: “Potrebbe essere inglobato in squadra da trequartista, in un ruolo più naturale rispetto a quello interpretato nel 3-5-2 di Conte nel quale si è adattato in un secondo momento della scorsa stagione“. Una collocazione che potrebbe vederlo innescare maggiormente l'attacco nerazzurro che si fonderà su Romelu Lukaku, perno centrale del reparto avanzato che verrà. 

Dopo le certezze vi sono anche alcune incognite come Perisic o Sanchez che, per questioni d'ingaggio, potrebbero salutare. Ciononostante il cileno sembrerebbe disposto a spalmarsi l'ingaggio pur di rimanere in nerazzurro. Chiariti questi aspetti si potrà andare a puntellare la rosa in alcune zone del campo con seconde linee pronte a subentrare e fare la differenza come accaduto con Darmian la scorsa stagione. Cosa succederà? Non resta che aspettare.