Professione quarta punta: perché Caicedo può essere l’uomo giusto

Il ruolo di quarta punta, da ben due stagioni, non riesce a trovare un vero padrone all’Inter. Il primo anno di Conte, infatti, fu Sebastiano Esposito a ricoprire quel ruolo, ben figurando, ma avendo allo stesso tempo la necessità di giocare per un giovane come lui. Il secondo anno del tecnico leccese, è toccato ad Andrea Pinamonti che, però, non è riuscito ad avere un grande minutaggio. Ecco che, visto che lo stesso Pinamonti potrebbe lasciare l’Inter, gli uomini mercato dei nerazzurri dovranno cercare un altro attaccante che possa garantire affidabilità nelle prestazioni e nei gol.

Ecco che, nelle ultime settimane, è stato rilanciato, da parte di alcuni media, il nome di un fedelissimo del neo-tecnico interista, Simone Inzaghi, ai tempi della Lazio, ovvero, Felipe Caicedo. Il panterone venezuelano non è mai stato un titolare inamovibile nella squadra dell’allenatore piacentino, ma è sempre riuscito a fornire delle prestazioni di alto livello e, soprattutto, gol decisivi che spesso hanno consentito di portare a casa tre punti. Ma oltre a ciò, quello che caratterizza un calciatore come Caicedo è l’utilità che ha per la squadra. Un attaccante capace di giocare insieme ai compagni e di attaccare la profondità – marchio di fabbrica delle punte di Inzaghi – oltre ad essere il primo difendente in fase di pressing.

Non solo caratteristiche tecniche, ma anche – e visti i tempi, soprattutto – economiche, visto che Caicedo ha il contratto in scadenza con la Lazio il 30 giugno del 2022. Insomma, tanti pro per poter puntare su di lui, non solo in termini di gol, ma anche di prestazioni e di costi. Un’idea che potrebbe sorgere ai dirigenti interisti e che potrebbe rappresentare il vice-Lukaku perfetto.