Parole dure di Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, che lancia l’allarme sulla situazione economica del calcio Italiano, sempre più in crisi a causa della pandemia. Il patron del club sardo ha puntato il dito inizialmente contro il governo, in quanto non ha fornito ristori alle squadre di calcio e non ha dato garanzie sulle riaperture degli stadi. I mancati introiti del ticketing, infatti, hanno fatto registrare una perdita del 50%. Tutti i club sono pieni di debiti e questa delicata situazione rischierebbe di far scappare dalla Serie A gli investitori.
Bisognerebbe assolutamente riaprire gli stadi in vista della prossima stagione per provare a far ripartire il sistema calcio. Se così non dovesse succedere, il presidente del Cagliari sarebbe pronto a non far scendere in campo la squadra per protesta la prima giornata. Il governo, inoltre, dovrebbe accelerare e migliorare la burocrazia per permettere ai club di costruire stadi di Serie A.
Un altro problema importante, sottolinea Giulini, è quello relativo alle spese dei club per gli agenti. Tali spese, fanno perdere alle società una cifra compresa tra i 15 e i 20 milioni ogni anno. La Uefa dovrebbe intervenire per non sfavorire quei club che non possono sostenere tali spese.