Intervistato in esclusiva da Sky Sport, il presidente Steven Zhang ha parlato di vari aspetti della sua esperienza all'Inter: dallo scudetto, agli allenatori, fino ai progetti futuri e alla situazione dovuta al Covid.
Ecco le sue parole:
Sulla situazione economica nerazzurra: “La pandemia ha messo in difficoltà tanti settori. Uno dei nostri obbiettivi è ridurre i costi in modo che i conti siano sani. Gli allenatori hanno una visione diversa perché vogliono vincere, e hanno un diverso approccio al mercato”.Dobbiamo capire di ridurre e ristrutturare i costi. Nel 2019-20 si sono dimostrati 2 o 3 bilioni di perdite. Bisogna adattarsi ai cambiamenti e per noi bisogna tutelare il club, proteggere la sua stabilità.
Sulle proposte per migliorare il calcio: “Il tempo che le persone passano con il calcio sta diminuendo, soprattutto per il Covid e senza tifosi allo stadio. Dobbiamo evolverci, usare i social, coinvolgere in particolare le giovani generazioni. Se gli investimenti saranno limitati per stare seduti 90 minuti davanti alla partita, saranno sbagliati. Dobbiamo puntare sull’engagement e usare mercati come la Cina o gli stati Uniti, creando contenuti che occupino il tempo delle persone affinchè il nostro prodotto sia abbastanza per i tifosi. Ci dobbiamo chiedere questo. Anche prima della pandemia bisognava contenere i costi. Il modo migliore per avere una soluzione è lavorare con Fifa e Uefa e creare un prodotto adatto sia per i grandi che per i piccoli club”.
Sullo stadio: “Ci sono tante variabili per la costruzione di un nuovo impianto. Senza una struttura innovativa per dare una esperienza di livello ai tifosi, faremmo un passo indietro”.
Su Inzaghi: “Simone è un allenatore allineato con il club e allo stesso tempo è in grado di competere in Italia e Europa con la sua esperienza. Ha tanti requisiti giusti per noi e siamo sicuri che lavorerà bene. Spero che i tifosi gli diano fiducia e supporto per continuare questo percorso vincente e essere competitivi. Non dobbiamo guardare alla singola stagione o al singolo mercato, ma a lungo termine, per questo è necessario ridurre i costi. Il mercato è uno strumento per farlo, visti i mancati ricavi da stadio. L’obiettivo della prossima stagione è di competere in Italia e Europa ai massimi livelli, ma è importante competere non solo sportivamente, ma anche economicamente”.
Sul progetto: “Come proprietari del club pensiamo al club a lungo termine e dobbiamo cercare partner commerciali e finanziari. Abbiamo trovato quello giusto che ci aiuterà in questa visione a lungo termine. E’ una fase complessa del settore e dobbiamo adeguare le pressioni del club. Le speculazioni ci saranno sempre, ma dobbiamo fare il massimo per portare a casa un trofeo come quest’anno, nonostante tutto”.
Su Milano: “Milano rappresenta la moda, la creatività, il centro del mondo per gli artisti. L’Inter rappresenta questa città o almeno metà di essa. E’ diventata la mia seconda casa”.
Un bilancio sul periodo Suning all’Inter: “I 5 anni passati dimostrano che il percorso è corretto e abbiamo l’abilità di creare un grande progetto. La cosa migliore è avere le persone giuste nel club, con la struttura manageriale che i ha sempre supportato”.
Su cosa vuol dire l’Inter per lui: “Per me l’Inter vuol dire essere sempre inclusivi, innovativi e che vinciamo sempre con stile. E’ significativo essere la prima proprietà straniera a vincere in Italia, lo dice il nome stesso Internazionale. Descrivere l’Inter con una parola? Innovazione. Credo che per noi l’Inter non sia solo business, ma anche passione, connessione, scambio culturale tra paesi. Nel futuro quando andremo via, le persone saranno felici e guardando nella sala dei trofei ci saranno nuove collezioni di trofei”.
Un messaggio ai tifosi: “Spero che i tifosi ricordino questi trofei per il periodo in cui lo abbiamo vinto. Spero sia segno di essere innovativi e del fatto che il lavoro dura paga sempre e ti da energia positiva che porterà felicità alle persone accanto a te”.