Eriksen, i misteri dietro il malore: ‘Covid ed epilessia non convincono’

“Il Coronavirus può provocare delle irritazioni a livello cardiaco, ma poi vanno in regressione. Da quanto si sa, Christian Eriksen non lo ha mai contratto e i danesi, come tutti, adesso dovrebbero essere in una bolla per disputare l’Europeo. Bisognerebbe sapere se aveva febbre o meno ma è un dato che ora non abbiamo. Io non azzarderei a considerarla come una delle ipotesi primarie”.

A parlare, tramite le colonne della Gazzetta dello Sport di oggi (lunedì 14 giugno, ndr), è Bruno Carù che, nel 1996, si occupò di Kanu: il calciatore nigeriano dell’Inter vittima di una malformazione cardiaca. Il quotidiano sportivo ha sentito anche il parere di Fabio Pigozzi, presidente della Federazione mondiale dei medici sportivi, sull’ipotesi di epilessia: “Il fatto che si sia intervenuto sulla lingua lo ha fatto pensare ma – precisa – sono tante le cause che necessitano di quel tipo di manovra. D’altronde, fenomeni epilettici che compaiono all’improvviso in un 29enne sembrerebbero improbabili. La Gazzetta dello Sport ha intervistato anche Elena Cavarretta, docente alla Sapienza su un’altra ipotesi scatenante dell’epilessia (ma che non sembra riguardare Christian Eriksen): “Un trauma a livello cerebrale sarebbe in grado di causarla, però è solo teoria”.

I tre esperti concordano: solo test clinici e strumentali indicheranno le cause del malore. “Per il ritorno una certezza e un dubbio: i controlli in Italia sono al top e al via della A – scrive La Gazzetta dello Sport – sarà difficile vederlo”.