“Christian non è solo, non lo è mai stato e mai lo sarà”. L'attacco dell’articolo di Filippo Conticello, pubblicato oggi (mercoledì 16 giugno, ndr) da La Gazzetta dello Sport, dipinge perfettamente il quadro della situazione dopo il malore che ha colpito, sabato pomeriggio durante Danimarca-Finlandia, Eriksen.
Continuano le chiamate di dirigenti e compagni e – dettaglia ancora Conticello – i tifosi dell’Inter lo inondano di messaggi su Instagram. Non solo. Ieri (martedì) InterDipendenza ha lanciato l’hashtag #conlamagliadiChris che, nel giro di poche ore, è arrivato fino alla sesta posizione nelle tendenze di Twitter. Centinaia sono stati i ‘cinguettii’ che hanno ripreso la ‘nostra’ iniziativa e che continuano ancora nella mattinata di oggi.
Intanto lo ‘stato maggiore’ dell’Inter sta organizzando il viaggio a Copenaghen. “Ma solo dopo che – anticipa La Gazzetta dello Sport – il centrocampista verrà dimesso dal Rigshospitalet. Troppo stringenti le regole Covid per immaginare un ingresso nella struttura ma, più in generale, l’Inter vuole usare tutta la delicatezza che la situazione impone”. Quindi da venerdì ogni giorno è buono, assicura il quotidiano sportivo. “La delegazione sarà composta dall’a.d. Beppe Marotta, il d.s. Piero Ausilio e il direttore medico dell’Inter, Piero Volpi. Oltre al calore umano e alla vicinanza assai gradita in questo momento, il club – scrive Conticello – vuole capire da vicino l’evoluzione clinica”.
E poi. “Il club aspetterà con tutta la prudenza del caso l’eventuale ritorno del proprio gioiello. Anzi, qualora in un tempo rapido fosse possibile prendere un aereo, non è da escludere – scrive La Gazzetta dello Sport – che lo stesso giocatore torni presto a Milano: a quel punto l’Inter potrebbe sottoporlo a ulteriori analisi”.
D’altronde Christian non è solo, non lo è mai stato e mai lo sarà.