‘Tieni a me non servono più’: le parole di Boniperti dopo il 9-1 contro l’Inter
L’ultima da giocatore fu la partita contro la Primavera dei nerazzurri: il match ‘della protesta’ di Angelo Moratti ed Helenio Herrera
“Tieni, a me non servono più“. Sono le parole di Gianpiero Boniperti mentre consegna, al magazziniere, le sue scarpe da gioco e si ritira. Si è appena conclusa la partita fra la 'sua' Juventus e l'Inter. Risultato: 9-1, dove Omar Sivori segna ben sei gol. Però, l'Inter non è la 'vera' Inter. Bensì la formazione Primavera. Eppure è una partita di campionato. Cos'è successo allora quel 10 giugno 1961? Per capirlo, dobbiamo fare un passo indietro.
A inizio stagione Angelo Moratti affida la panchina dell’Inter ad Helenio Herrera, il ‘Mago’. In campionato i nerazzurri partono a mille: cinque gol a Bergamo, sei a Udine, cinque al Vicenza. Non solo. L’Inter di Herrera non stecca la gara d’andata a San Siro contro la Juventus (3-1) e un mese dopo è ‘campione d’inverno’ con quattro punti di vantaggio sui bianconeri. Quella partenza ‘a razzo’ costa però cara all’Inter di Herrera che fra marzo e aprile perde quattro partite di fila e si fa superare proprio dalla Juventus di quattro punti.
Domenica 16 aprile 1961 c’è Juventus-Inter al Comunale di Torino. “La gente stava a pochi metri di distanza – ricorda Aristide Guarneri, stopper dell’Inter di allora, nella ricostruzione fatta dal sito Storie di Calcio – ma un pericolo vero e proprio non c’era“. Chi la pensa diversamente è l’arbitro. Al minuto numero 31 interrompe il gioco. Dieci giorni più tardi la Lega assegna il 2-0 all’Inter che può quindi accorciare in classifica generale. La Juventus fa reclamo che viene accolto il 3 giugno alla vigilia dell'ultima domenica di campionato. La partita va dunque rigiocata. “Il verdetto della Caf, che ci faceva scivolare a due punti dalla Juve, lo apprendemmo a Catania – riporta ancora Guarneri – dove andammo in campo col morale sotto i tacchetti e perdemmo per 2-0. Ci sentivamo presi in giro”.
Angelo Moratti, dopo essersi consultato con Herrera, decide che nella ripetizione della partita, il 10 giugno, l’Inter schiererà la Primavera (età limite dei giocatori 19 anni). Tra i ragazzi c’è anche Sandro Mazzola. Alla fine si concluse 9-1 con sei reti di Omar Sivori. A fine partita Boniperti consegna le sue scarpette al massaggiatore, dicendo: “Tienele tu a me non servono più. Oggi col calcio ho chiuso”. Il campionato 1960-61 termina con la Juve campione a quota 49. Il Milan è staccato di quattro punti e l’Inter di cinque.