Nella giornata di ieri, l’Inter ha interrotto il (rispettoso) silenzio intorno a Christian Eriksen, che nell’ultima settimana è stato bombardato, sui social e sui media tradizionali, dai messaggi d’amore di milioni e milioni di appassionati, oltre che da figure degne di nota nel panorama sportivo e non solo.
L’Inter ha preferito restare in silenzio, per poi riversare tutte le emozioni di questa settimana assurda nella lettera pubblicata ieri sul sito ufficiale. Il club nerazzurro, che alcuni stavano additando come “disinteressato” nei confronti del suo tesserato, ha invece trascorso gli ultimi giorni in uno stato d’ansia irreale, decidendo di rispettare la privacy di un giocatore e di una famiglia che, insieme, stavano affrontando la partita più importante, quella per la vita.
Adesso che il peggio è passato, il club campione d’Italia può finalmente fare un sospiro di sollievo, e allo stesso tempo lasciar trasparire tutta la sua commozione per questo graduale ritorno alla normalità. Già, normalità, è questa la parola chiave: non è un caso infatti che l’Inter abbia ufficialmente convocato Christian per l’inizio del ritiro il prossimo 8 luglio.
Eriksen è un giocatore dell’Inter, una società che storicamente ha sempre affrontato di petto le situazioni di questo tipo, garantendo a giocatori come Nwankwo Kanu e Felice Natalino tutte le migliori cure possibili per i loro problemi di salute. Non solo, oltre alle cure di stampo prettamente medico, questa società si è sempre comportata come una famiglia, garantendo anche il supporto emotivo e soprattutto facendo sentire questi uomini come parti integranti del progetto.
E’ presto per parlare del futuro di Eriksen dal punto di vista sportivo, ma questo non ha importanza per il club nerazzurro: che sia in campo o in panchina incitando i suoi compagni, l’intenzione dell’Inter è quella di avere Christian al proprio fianco, per affrontare insieme le innumerevoli sfide che attendono la squadra nel prossimo futuro.
Passano gli anni, cambiano i presidenti e i giocatori, ma lo spirito di fratellanza che da sempre contraddistingue questi colori non cambierà mai: l’Inter è una famiglia, e come tale non permetterà mai che un suo membro venga lasciato indietro. Tutti insieme, verso nuovi e incredibili traguardi.
Forza Chris!