Conte: “Anno senza allenare cosa non voluta”. Poi le parole su Eriksen
Conte, ormai ex tecnico dell’Inter da circa un mese, ha rilasciato questa mattina un’intervista ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport
Conte, ormai ex tecnico dell'Inter da circa un mese, ha rilasciato questa mattina un'intervista ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport, durante la quel ha parlato di diversi argomenti. L'allenatore non ha trovato l'accordo con nessuna squadra dopo la separazione con il club nerazzurro.
“Mi aspetta un anno sabbatico, situazione non voluta. Ne approfitterò per stare con la mia famiglia e per studiare, per vedere calcio e per capire determinate situazioni. Il calcio. come dico sempre, è in continua evoluzione.”
Poi non poteva mancare il commento su quello che sta facendo l'Italia, che lui ha guidato nell'ultimo europeo di 5 anni fa.
“Il giudizio sulla nazionale è positivo. ha superato il girone, e l'atteggiamento lascia ben sperare. Non ci sono state grande sorprese finora. Francia e Germani si confermano le favorite, anche il Belgio è molto forte, e il loro cammino dipenderà dai rientri di De bruyne e Wietsel. Sicuramente l'Italia ha dimostrato continuità, grandi meriti nel voler vincere la partita. Oggi si pone come una delle candidate ad arrivare fino in fondo. Chi vede la squadra vede grande compattezza, equilibrio tra le due fasi. vedere che l'Italia non prende gol da tantissime partite lascia ben sperare. Bisognerà attendere partite più dure, ma certi numeri non possono essere un caso. Secondo me non ci sarà una sorpresa come il Portogallo nell'ultimo europeo.
Trovo questa nazionale simile alla mia. C'è grande compattezza, giocatori staff e allenatore sembrano un corpo unico.”
Poi le parole su quanto accaduto ad Eriksen.
“Sono cose che ti colpiscono chiunque accadono, ma è normale che se sei stato un anno e mezzo con una persona e lo vedi con gli occhi sbarrati stai male. L'ho vissuto da solo, sono momenti in cui vorresti avere qualcuno al tuo fianco. Mi ha colpito nel profondo. ora però Christian l'ha superata ed è questa la cosa importante e gli auguro di ritrovare la serenità con la sua famiglia. Accadono una volta su centomila. Auguro a Christian di stare sereno e tranquillo e godersi la vita. Ci sarà il tempo per fare le valutazioni. Oggi la cosa più importante è vivere, il calcio verrà dopo”.