La cessione di Achraf Hakimi da parte dell'Inter farà piangere il cuore di chi scrive e di milioni di appassionati nerazzurri, questo è certo. Il marocchino ha incarnato per una stagione l'eredità, mai raccolta prima, di Sisenando Maicon, non uno qualsiasi, arando le fasce di San Siro con cavalcate memorabili. L'ex Dortmund resterà con la calce nella storia nerazzurra grazie alla sua prolificità tra gol e assist, con numeri alla stregua di un attaccante.
I problemi finanziari dell'Inter sono noti a tutti, e questa cessione è purtroppo doverosa. Economicamente forse si può addirittura parlare di un vero e proprio affare per l'Inter, considerando i precedenti. La vendita di Hakimi si andrebbe infatti ad inserire nella top 30 dei trasferimenti più costosi di sempre, in mezzo ad un mare di attaccanti (domina la classifica Neymar, dall'alto dei 222 milioni pagati dal PSG al Barcellona) e trequartisti.
Tra i difensori, soltanto Maguire (87 milioni!), Van Dijk (85) De Ligt (75) e Ruben Dias (68) sono stati pagati quanto e più di Hakimi e, se restringiamo il campo ai soli esterni difensivi, la classifica si accorcia ancora. C'è da registrare la corposa cessione di Lucas Hernandez dall'Atletico al Bayern per 80 milioni, quella di Joao Cancelo dalla Juventus al City per 65 e quella di Mendy sempre al City per 57 milioni.
Ecco perché la cessione da parte dell'Inter di Hakimi, che si concluderà tra i 65 ed i 75 milioni di euro, dipendenti dai bonus, entrerà per forza di cose nella storia di questo sport. Non c'è un solo giocatore nel globo terracqueo in grado di sostituire il marocchino, certo, ed è proprio questo il motivo principale dell'importante investimento deciso dal PSG.
L'unico erede di Maicon, dunque, è pronto a salutare. L'Inter dovrà trovare ben 70 milioni di motivi con i quali consolarsi.