Il decollo di Jack Raspadori: l’Inter vuole assicurarsi il futuro
Ieri nella sede del club nerazzurro è andato in scena l’incontro tra Marotta, Ausilio e Tullio Tinti, agente del talento classe 2000 del Sassuolo
La sua, come lui stesso l’ha definita, “è una vera favola”. Giacomo Raspadori, detto ‘Jack’ da amici, parenti e adesso anche dagli addetti ai lavori, sa però come vivere questo momento nel miglior modo possibile, rimanendo con i piedi per terra: “La mia forza è l’equilibrio. E la consapevolezza che comunque tutto questo deve essere solo il punto di partenza e non di arrivo. Quelli che adesso sono i miei compagni in azzurro, fino a poco tempo fa, li vedevo come degli idoli sportivi; non è scontato quello che hanno fatto per me per accogliermi. ‘Sappi che se sei qui è perché te lo sei meritato’ è stata la prima cosa che mi ha detto il mister quando sono stato convocato: grazie a Mancini e ai miei compagni mi sono sentito subito parte del gruppo e di questo progetto”.
Dopo aver esordito con la maglia azzurra della Nazionale maggiore a Bologna, nell’amichevole del 4 giugno contro la Repubblica Ceca, Raspadori ha potuto provare l’emozione di calcare il terreno di gioco anche nella fase finale di Euro 2020, subentrando a Bernardeschi nel finale di partita contro il Galles. Il ricordo di Jack del momento in cui è sceso sul prato dell’Olimpico, è tutto racchiuso in un sorriso: “Ho pensato: ‘Cavolo, lo sto facendo veramente!’ Ma allo stesso momento mi sentivo pronto e nel posto giusto”.
Accostato all'Inter, Raspadori è stato associato recentemente a Totò Schillaci e ad altri campioni internazionali del passato, da Butragueño a Gerd Muller, come detto da Francesco Guidolin: “È un motivo di grande orgoglio quando si viene accostati a giocatori che hanno fatto la storia della maglia azzurra come Schillaci e sì, c’è anche un po’ di pazzia da parte di chi pensa alle similitudini tra me e questi grandi campioni” sorride Raspadori, che poi subito puntualizza: “E comunque li ringrazio per avermi fatto questi enormi complimenti”.
L’Inter sembra essere molto determinata nel volerlo: l’obiettivo è di chiudere entro mercoledì per Achraf Hakimi al Paris Saint Germain e poi lanciare l'assalto decisivo a Giacomo Raspadori. Ieri nella sede del club nerazzurro è andato in scena l'incontro tra Marotta, Ausilio e Tullio Tinti, agente del talento classe 2000 del Sassuolo e della Nazionale di Roberto Mancini. Il nodo è come sempre economico: serve liquidità e cedere Hakimi è l'unica soluzione possibile a stretto giro di posta. Se anche l'Inter non dovesse riuscire a strappare subito Raspadori al Sassuolo c'è almeno la volontà di assicurarsi una sorta di diritto di prelazione da sfruttare almeno entro la fine del mercato estivo.
Come fosse un'assicurazione sul futuro, l'intento dei nerazzurri sarebbe quello di accaparrarsi forse il talento più cristallino – in rapporto all'età – del nostro calcio. Jack è pronto a volare, sarà l'Inter il suo aeroporto?