Interspac sta diventando une vera e propria realtà. Il progetto dell'azionariato popolare è pronto a decollare per dare sostegno a Suning. L'azienda di cui Carlo Cottarelli è presidente dovrebbe entrare in società. In questo senso novità sono attese per l'8 luglio, data in cui si riunirà il Cda. Nel frattempo oggi si è aggiunto un altro tassello del mosaico. E' andato online il sito di Interspac, all'interno del quale viene spiegato il progetto.
“Siamo un gruppo di tifosi dell’Inter e abbiamo deciso di promuovere l’azionariato popolare e diffuso della nostra squadra del cuore.” Questo risponde alla domanda “Chi Siamo”. La Mission è invece così spiegata.
InterSpac promuove l’idea di un azionariato popolare e diffuso per le società di calcio italiane. Naturalmente, essendo i soci di Interspac tutti tifosi dell’Inter vogliamo partire proprio dalla squadra che amiamo, riproducendo nel nostro paese quel modello di azionariato che, nei suoi aspetti generali, vede nel Bayern Monaco un esempio molto convincente.
L’idea di base è quella di portare nell’Inter risorse fornite da tifosi, integrate da risorse di investitori istituzionali. Questo consentirebbe alla società di avere a disposizione un capitale stabile e di ridurne l’indebitamento, che rischia di diventare un pedante fardello per l’attività sociale di tanti dei nostri club.
La nostra filosofia si fonda su un azionariato che valorizzi il numero elevato dei partecipanti piuttosto che il rilevante contributo di singoli soci. Uno degli impegni prioritari sarà quello di garantire un’assoluta trasparenza della proprietà e della gestione.
Un altro obiettivo caratterizzante sarà quello di assicurare la sostenibilità economica del progetto. Il tifoso che decide di investire per la propria squadra deve avere chiaro l’obiettivo che non intende versare un contributo a fondo perduto, ma assicurare un capitale che verrà investito secondo principi di una sana economia societaria. Oltre alla riduzione del peso del debito, la partecipazione dei tifosi al capitale della società crea un legame più stretto tra i tifosi e club, con vantaggi in termini di presenza allo stadio, entrate da vendite di prodotti e introiti pubblicitari.
Il progetto, per essere credibile rispetto all’attuale proprietà, con cui si intende collaborare e a cui va riconosciuto di aver risollevato le sorti sportive dell’Inter, necessita non solo di un grande rigore nella formulazione delle sue modalità giuridico e finanziarie attraverso la partecipazione in Interspac di un gruppo di persone dell’economia e della finanza, ma anche una grande capacità di comunicazione e per questo abbiamo cercato il supporto di esponenti significativi del mondo della comunicazione, della cultura, dell’ arte, dello sport per aumentare la nostra visibilità e l’attrattività per il “popolo interista”.
Vogliamo misurare quanto interesse ci sia per la nostra iniziativa. E per questo abbiamo incaricato una società indipendente di valutare l’interesse dei tifosi per il modello proposta attraverso un questionario sull’azionariato popolare.
Se, come pensiamo, ci sarà sufficiente interesse da tutte le parti coinvolte, inclusa la proprietà dell’Inter, dopo aver definito i dettagli tecnici dell’operazione, richiederemo le necessarie autorizzazioni da tutti gli organi competenti per poi iniziare la raccolta di risorse dai tifosi e da altri. Questo richiederà alcuni mesi, anche se l’esatta tempistica dipenderà dai dettagli tecnici della operazione.
In ogni caso, pensiamo che il nostro modello di azionariato popolare sia valido anche per altre società di calcio italiane.