La Nazionale ed i rigori, una storia di odi et amo che ha regalato molti dolori ed alcune gioie: “Abbiamo vinto un Mondiale ai rigori nel 2006, ma ne abbiamo perso un altro nel 1994. Abbiamo pianto a Napoli, a Pasadena, a Parigi, a Bordeaux. Lacrime amarissime di tifosi e giocatori. Nessuno pensava di vedere piangere un giorno Franco Baresi sulla spalla del dirigente Antonello Valentini. Quell’immagine dall’America ha fermato il tempo. Berlino è stata una grande ricompensa, ma il bilancio è ancora negativo. Dieci partite dell’Italia ai rigori, sette sconfitte“.
Apre così La Gazzetta dello Sport che, quest'oggi (sabato 26 giugno 2021, ndr), nell'annunciare la possibile lista dei tiratori scelti dal ct Roberto Mancini – i primi cinque – per un'eventuale lotteria di rigori contro l'Austria, rievoca momenti non molto felici per gli azzurri: “Meno sfide azzurre si risolvono dal dischetto, meglio è. E il problema è che all’Europeo, quando superiamo la fase a gruppi, un appuntamento con i rigori c’è sempre“. È con questo monito che la rosea ragiona sulla lista dei cinque tiratori scelti dal ct.
Il più affidabile, stando ai numeri e alle statistiche, è Jorginho. Il centrocampista neo campione d'Europa con il Chelsea – nel ciclo della Nazionale targato Manicni – ha tirato cinque rigori realizzandone altrettanti: score del 100% (dell'87% nel Club con 17 su 20). Seguirà Ciro Immobile: “Immobile in azzurro ne ha tirato e messo dentro uno. In campionato ben 37 su 45, alla ragguardevole media di 8 centri su 10“. Una media altissima che potrebbe fare comodo agli azzurri nell'eventualità.
Successivamente come terzo e quarto il duo Acerbi–Berardi, con l'attaccante del Sassuolo che fino ad ora non è mai andato sul dischetto in Nazionale: “È a quota 29 su 37 in campionato (79%, quasi come Immobile)”. Dovrebbe chiudere Bonucci: “Nessun rigore nella Juve, ma tre in Nazionale. Uno segnato, in partita. Due sbagliati, sempre dopo il 120’: contro la Spagna in Confederations Cup (2013) e contro la Germania all’ultimo Europeo, nella serie infinita (e perdente)“. Pronto comunque anche l'outsider Lorenzo Insigne: 18 su 21 in campionato e 2 su 2 in maglia azzurra.
Se i cinque rigoristi ricoprono un ruolo importante, anche il portiere non è da meno. Infatti Donnarumma, che a fine Europeo si trasferirà a Parigi per difendere i pali del PSG, presenta un bilancio molto affidabile: “Su 32 rigori che gli hanno tirato, ne ha parati 8, altri 3 sono andati fuori e 2 sul palo. Non è facile fargli gol dagli undici metri“. La lista c'è, ora non resta che attendere il match di questa sera con la speranza – a livello statistico – che si possa risolvere nell'arco dei 90' minuti.