La nuova Inter targata Simone Inzaghi, nonostante alcuni interpreti del gruppo squadra siano o in vacanza o impegnati con le Nazionali, inizia pian piano a prendere forma. Questa mattina infatti, la Gazzetta dello Sport ha citate alcune “parole chiave” che l'allenatore di Piacenza metterà al centro del proprio progetto.
La prima è “dialogo“: Inzaghi è conosciuto per le ottime capacità che nel costruire un rapporto empatico con i calciatori che allena. I giocatori dell'Inter dunque, più che figli saranno quasi come dei fratelli. Il tutto, ovviamente, senza trascurare la disciplina.
Successivamente la rosea parla di “continuità“, ossia un look molto simile a quello che Antonio Conte faceva indossare alla sua Inter (si fa riferimento al consueto 3-5-2), con caratteristiche differenti ma con un unico comune denominatore: puntare sulla Lu-La e proteggere Lautaro Martinez dagli assalti di qualche big europea.
Altra parola chiave che la Gazzetta dello Sport cita, è “duttilità“. Come ormai risaputo, con la partenza di Achraf Hakimi l'Inter non avrà più un esterno titolarissimo. Hector Bellerin piace, Davide Zappacosta appare più facile da raggiungere. In ogni caso, complice anche la riconferma dell'affidabile Matteo Darmian, in quel ruolo servirà gente capace di alternarsi. Anche sulla fascia sinistra.