Il centrocampista dell'Inter e della Nazionale italiana, Nicolò Barella, è il protagonista della conferenza stampa odierna presso il Media Centre di Coverciano. Tanti i temi toccati dal numero 18 azzurro, di seguito le sue parole:
“I paragoni con la Spagna campione d'Europa? Quella era una squadra incredibile, con tantissimi campioni. Anche qui ci sono grandi giocatori, e la speranza è di fare quello che hanno fatto loro, anche meglio se possibile. I complimenti al nostro centrocampo? Sicuramente è molto bello ricevere tutti questi complimenti. Noi facciamo un lavoro importante per la squadra, ma il fulcro di tutto è lo spirito di gruppo di questa Nazionale. Il centrocampo poi è il reparto dove si costruisce il gioco, e Jorginho e Verratti sono due fenomeni. Io cerco di farmi trovare pronto con gli inserimenti. Siamo tutti titolari, non ci sono solo io o magari Locatelli come prima alternativa. Ci sono anche Pessina e Castrovilli ad esempio; parlare solo di noi tre sarebbe irrispettoso. Insieme a quello dell'Inter, questo è il centrocampo più forte in cui io abbia mai giocato”.
Ancora Barella: “Similitudini tra l'Inter e questa Italia? C'è una parola che accomuna queste due squadre, ma la tengo per me e la dico alla fine. Sicuramente però in entrambi i casi c'è una grande unità d'intenti: all'Inter l'obiettivo era lo scudetto e ci siamo riusciti, qui l'obiettivo è fare più strada possibile e ci stiamo riuscendo alla grande. E poi c'è il gruppo, che ha fatto la differenza all'Inter e sta facendo lo stesso anche qui in Nazionale. Qui è anche più facile perché siamo tutti italiani”.
Qualche parola anche sulla Spagna di oggi: “Sarà una bella partita, in cui cercheremo di battere il loro centrocampo e di battere la Spagna. Tra le loro fila c'è Busquets che da tanti anni è uno dei migliori al mondo, c'è solo da fargli i compimenti. E poi ci sono anche altri grandi giocatori come Pedri e Koke. Sarà una gara difficile, anche perché siamo due squadre simili: vogliamo entrambe il pallino del gioco. Spero sia una bella partita, e noi ce la godremo in un grande stadio che è un ambiente fantastico”.
Sull'infortunio di Spinazzola: “E' stato difficile: non festeggiare perché è successo qualcosa ad un tuo compagno. E' stato strano, Il calcio ci dà tanto e ci toglie tanto: purtroppo è il nostro lavoro, la nostra passione. L'unica cosa che è possiamo fare è renderlo orgoglioso e festeggiare per lui.