Emerson Palmieri, tra l’azzurro italiano e quello misto al nero dell’Inter
Oggi l’attenzione verrà rivolta ad Emerson Palmieri, obiettivo di mercato dell’Inter che adesso avrà un ruolo principale nell’Italia.
Lo scatto, il dolore che a sangue a caldo non arriva subito, le lacrime e la sostituzione. Sono stati questi gli ultimi “frame” che hanno visto Leonardo Spinazzola uscire anzitempo dal campo in cui con la maglia dell'Italia stava mettendo a ferro e fuoco la difesa del Belgio di Roberto Martinez.
Per l'esterno della Roma (la scorsa estate molto vicino a firmare per l'Inter) la sentenza del referto medico è spietata: rottura del tendine d'Achille. Un infortunio che (ovviamente) non gli permetterà di completare Euro 2020 e che dunque vede Roberto Mancini “costretto” a guardarsi intorno.
A sostituire Spinazzola in questo rush finale di Europeo sarà Emerson Palmieri, uno dei nomi trascritti all'interno delle agende dei dirigenti del club di Via della Liberazione che adesso avrà la possibilità di prendersi la scena come fatto suo col Chelsea, squadra fresca di vittoria della Champions League.
L'italo-brasiliano giunge per la prima volta in Italia nella stagione 2014-2015 grazie al Palermo che decide di prelevarlo in prestito dal Santos. Successivamente Emerson viene ingaggiato nuovamente in prestito, questa volta però dalla Roma che nell'estate del 2017 decide di riscattarlo definitivamente. Dopo l'esperienza nella capitale (nella quale Emerson matura molto), arriva l'esperienza londinese con la maglia dei Blues dove, appunto, contribuisce alla conquista dell'ambito titolo europeo.
Ora però il classe 1994 ha in testa solo una cosa: prendersi la Nazionale azzurra già da martedì (giorno in cui gli uomini di Roberto Mancini dovranno sfidare la Spagna di Luis Enrique) per poi magari replicarsi domenica prossima contro una tra Inghilterra e Danimarca.
Al termine del cammino con l'Italia, Emerson inizierà a meditare sulla squadra da scegliere per la prossima stagione. Il contratto che lo lega al Chelsea scadrà a giugno 2022. Questo vuol dire che il club di Londra, per evitare di perderlo a costo zero l'anno prossimo, dovrà abbassare le pretese e non richiedere più di 15 milioni di euro. L'Inter c'è e osserva.