Ritiro, presentazione e aspetti tattici: i nodi da sciogliere per Inzaghi
Tra due giorni inizierà ufficialmente la nuova stagione dell’Inter con il ritiro ad Appiano e con la presentazione di Simone Inzaghi
Mercoledì 7 luglio partirà ufficialmente la stagione dell'Inter targata Simone Inzaghi che si ritroverà in ritiro ad Appiano Gentile. Tanta curiosità di vedere i nuovi metodi del nuovo allenatore e, soprattutto, la sua presentazione in tandem con l'amministratore delgato Giuseppe Marotta. Ciò che, però, desterà ancora più curiosità sarà come il tecnico ex Lazio scioglierà alcune incognite di natura tattica della vigilia, soprattutto a partire dal modulo.
Sì, perchè è vero che Simone Inzaghi non ha dei dogmi in particolare, ma è anche vero che, soprattutto all'inizio, si cercherà di dare continuità con il 3-5-2 che fu di Antonio Conte. Ed è per questo che bisognerà vedere quale funzione in campo potrà avere il neo-acquisto nerazzurro, Hakan Calhanoglu, in quale, a sua volta, in passato, ha sempre detto di non amare particolarmente il ruolo di mezz'ala, ma quello di trequartista. Per questo Inzaghi dovrà trovare la mattonella giusta per far rendere al meglio il centrocampista turco. Altro dilemma riguarda la corsia destra, che non ha più Achraf Hakimi come suo padrone e che presto potrebbe avere un nuovo giocatore – si fanno i nomi di Bellerin, Dumfries e Zappacosta. Per questo l'esterno su cui si punterà inizialmente sarà Matteo Darmian, sempre ottimo nella scorsa stagione, ma con caratteristiche molto diverse sia dall'esterno marocchino, sia dal Manuel Lazzari che l'allenatore piacentino ha avuto alla Lazio. Anche in porta bisognerà vedere se Radu o l'eventuale nuovo secondo portiere, potranno scalare le gerarchie e rubare il posto a Samir Handanovic – Inzaghi, in biancoceleste, soprattutto la passata stagione, ha effettuato sempre molto turnover tra i pali. Infine l'attacco: non ci sono dubbi su chi saranno gli interpreti titolari – sempre che Lautaro resti anche la prossima stagione -, ma tanto cambierà in termini di movimenti. Più gioco in profondità e meno spalle alla porta, meno sportellate e triangolazioni ben studiate, ma più libertà per i calciatori.
Insomma, il giorno sta finalmente arrivando e subito ci sarà il primo assaggio di nerazzurro per Simone Inzaghi che dovrà essere bravo a far dimenticare quanto successo dopo la vittoria dello scudetto, ma ricordare a tutti i calciatori quanto è stato fatto di importante nella scorsa stagione, per avere la stessa consapevolezza e voglia di arrivare fino in fondo e vincere.