Inter, dal lago di Euro2020 si può pescare: i 5 nomi futuribili

Non sono mancati grandi talenti, anche per lo più sconosciuti dapprima, in questa edizione dell'Europeo. Se dell'Italia sappiamo tutto o quasi, andiamo a vedere chi potrebbe essere interessante anche in ottica Inter. Di certo non nomi di primo livello, piuttosto investimenti futuribili e, magari, a prezzo non ancora esageratamente gonfiato, specie per coloro che militano in campionati “minori”. Questi i cinque nomi osservati:

KACPER KOZLOWSKI (POLONIA/Pogon). È stato il più giovane del gruppo polacco e dell'intera competizione. Ha, infatti, solo 17 anni ma Paulo Sousa ha deciso di puntare lo stesso su di lui. Centrocampista box to box, è stato promosso in prima squadra già nel 2019 e quest'anno ha chiuso il campionato con 14 gare da titolare, arricchite da un gol e tre assist: forza nei contrasti e capacità di condurre l'azione palla al piede per un giocatore di grande corsa e destinato a palcoscenici importanti. Sarebbe perfetto nel 3-5-2 di Inzaghi.

ADAM HLOZEK (REPUBBLICA CECA/Sparta Praga). Antonio Cassano lo ha individuato come uno dei futuri crac del calcio per qualità tecniche, capacità di saltare l'uomo e leadership offensiva come esterno nel 4-3-3, ma anche come seconda punta in un attacco a coppia. È abile anche di testa e nonostante compirà 19 anni solo il prossimo 25 luglio, ha appena chiuso una stagione da urlo: 15 gol e 8 assist in 19 presenze nel campionato ceco. Il suo nome è già sul taccuino di numerose big, e l'ottimo Europeo dei cechi ha sicuramente contribuito a metterlo in mostra.

RYAN GRAVENBERCH (OLANDA/Ajax). Lui abbiamo avuto modo di ammirarlo da vicino in Europa League contro la Roma, sebbene non abbia offerto la sua miglior prestazione. Una casualità vista la strepitosa stagione del classe 2002, ormai da due anni in pianta stabile nella prima squadra dei lancieri: Ten Hag ha ormai affidato a lui la regia del centrocampo, ma oltre a tecnica ha un fisico imponente che gli consente di giocare ovunque sulla linea mediana, rendendosi prezioso anche in fase di interdizione. Un centrocampista per così dire “vecchio stampo”, ma perfetto per un campionato come il nostro.

CHRISTOPH BAUMGARTNER (AUSTRIA/Hoffenheim). Trequartista e all’occorrenza ala sinistra dell’Hoffenheim, questo ragazzo classe ’99 ha la maglia della nazionale austriaca nel sangue. Sempre presente dall’U15 alla nazionale maggiore, si è conquistato un posto da inamovibile anche nel proprio club, con 9 gol all’attivo e 7 assist. Gli occhi del Manchester United sono su di lui da tempo. L'Inter lo potrebbe monitorare soprattutto dopo aver ricevuto maggiori informazioni riguardanti Eriksen: in caso, per sostituirlo al pari di Calhanoglu.

JEREMY DOKU (BELGIO/Rennes). Jeremy Doku è l’ennesimo talento cresciuto nel florido vivaio belga. Il Rennes l’ha strappato all’Anderlecht nell’estate del 2020. Jurgen Klopp lo notò già nel 2018 – ancora 16enne – quando fece visita ai Reds. Talento puro, viene già visto come erede di Eden Hazard. Il suo potenziale, ma anche il suo valore, si è assolutamente notato nella sfida dei quarti contro l'Italia, dove ha fatto ammattire gli esterni difensivi di Mancini grazie alle sue accelerazioni. Probabilmente, il talento più straordinario di questa classifica, e calzerebbe a pennello come esterno mancino nello schieramento nerazzurro.