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Il mondo di Satriano: gol e paragoni importanti. Ora la scelta più difficile

Martin Satriano sta facendo parlare di sè dopo il gol di ieri sera e la grande prestazione, ma adesso è tempo di scelte importanti

Piede perno con il sinistro e fucilata di destro che si insacca in rete. Questo il gol di ieri sera di Satriano che ha mostrato al mondo Inter che il giocatore, seppur giovane, c'è eccome. Dopo le cinque reti firmate nella prima amichevole, l'attaccante uruguayano classe 2001 ha siglato la rete che ha pareggiato i conti contro il Lugano e che ha permesso all'Inter di poter completare la rimonta andando ai rigori. Un talento su cui la società nerazzurra ha voluto investire e che adesso si sta mettendo in mostra, ma la sua storia parte da lontano.

Considerato come uno dei migliori talenti del futuro della sua nazionale, Martin Satriano ha sempre avuto un rapporto viscerale con il calcio fin da piccolo, dal momento che suo padre, Gerardo Satriano, detto “El Bocha”, molto famoso in patria, è stato calciatore prima di lui. Un giocatore che spesso è stato paragonato ad Ibrahimovic, per la sua capacità di abbinare gran fisico e tecnica, oltre che a giocate di grande fantasia, e, ovviamente, ai connazionali Luis Suarez ed Edinson Cavani, per la cattiveria dimostrata sotto porta. Nella passata stagione è stato premiato come miglior attaccante della Primavera, dopo aver trascinato l'Inter alle semifinali scudetto, terminate solo al minuto 120 contro l'Empoli.

In questi primi giorni di ritiro si stanno sentendo tanti paragoni sul ragazzo, anche importanti, che, come quelli descritti sopra, lasciano il tempo che trovano. Si parla di un giocatore che già nella scorsa stagione avrebbe dovuto fare il grande balzo tra i professionisti, ma purtroppo la pandemia ha interrotto il processo di crescita continua, utile a farlo abituare anche ad un campionato e ad un livello differente rispetto a quello a cui era abituato. Adesso che si è ripreso a giocare, sta mettendo in mostra tutte le sue qualità, approfittando anche del fatto che è più in forma degli altri, visto che, di fatto, dalla scorsa stagione Primavera – conclusasi pochi giorni prima del ritiro di Inzaghi – non si è mai fermato. Per questo è bene lasciarlo giocare senza mettergli fretta alcuna o obbiettivi più grandi di quelli che ad oggi possono essere raggiunti, lasciandolo crescere in maniera paziente. Si parla, inoltre, di interessi da parte di alcune società, tra cui, quello principale, da parte del Rayo Vallecano per la prossima stagione in Liga Spagnola e questa sarà una decisione molto importante per il suo futuro, in modo da scegliere la destinazione migliore che possa dargli quanta più continuità. Le doti ci sono, la vena realizzativa pure. Adesso è il momento di prendere le decisioni con calma e di crescere per puntare ad arrivare ai massimi livelli.