Da qualunque ottica si osservi l'Inter della prossima stagione è una forzatura dire che Calhanoglu arriva al posto di Eriksen, troppe le diversità tra i due per talento, visione, capacità di far giocare al massimo gli altri compagni.
Eppure entrambi hanno vissuto una stagione analoga anche se al contrario, Calhanoglu ha avuto il suo periodo di massimo splendore rossonero quando Pioli lo ha tolto dalla fascia per sistemarlo dietro e Ibra/Rebic, Eriksen ha svoltato e fatto svoltare l’Inter quando Conte ha capito, in ritardo, che impiegarlo da trequartista era una bestemmia tattica, quando lo ha riportato nella sua mattonella a metà campo, ha abbassato la linea della difesa e come per incanto ogni tassello è andato al suo posto.
Ora che il turco ha cambiato sponda dei Navigli, ora che Christian è fermo ai box per un defibrillatore di troppo, la domanda nasce spontanea: come si inserirà Calha nello scacchiere di Inzaghi?
Se la storia insegna qualcosa la ragione dice dietro la coppia Lukaku Lautaro, dando per scontato che entrambi vestano ancora la maglia nerazzurra tra un mese. Ma potrebbe non essere così, alla luce del vissuto di Inzaghi alla Lazio.
Nello schieramento biancoazzurro del 2018 fa Luis Alberto era il tipico trequartista che agiva dietro Immobile supportato in fase di inserimento anche da Milinkovic Savic. Gol a grappoli e assist lo misero in luce in Italia e in Europa. Poi la svolta, con la decisione che sembrava un azzardo di portare lo spagnolo indietro, fin sulla linea di azione di Lukas Leiva a formare una coppia di mediani straordinariamente tecnica per costruire e rilanciare l’azione con Milinkovic nella terra di mezzo dietro Immobile e Correa o Caicedo.
La manovra laziale ne ha giovato in maniera evidente, vista la capacità di Luis Alberto di offrire linee di passaggio fino a quel momento sconosciute per i difensori in fase di ripartenza per poi verticalizzare tra le linee avversarie e visti i risultati in termini di gol di tutti gli attaccanti che Inzaghi metteva in campo.
Dunque Calhanoglu trequartista puro o rimodellato sulla mediana come Luis Alberto (e in fondo anche come Eriksen) ?
Spetta a Simone Inzaghi sciogliere il nodo, sapendo di avere poco tempo davanti, poche amichevoli di buon livello per testare il ragazzo, da sempre alle prese anche con un altro problema, quello della discontinuità. Fantasia e capacità di accendersi in un attimo sono le sue qualità migliori, spesso però nascoste da un atteggiamento rinunciatario che lo porta ad estraniarsi dalle vicende della partita.
Dal 3-5-2 di contiana memoria ad un ipotetico 3-4-1-2 la differenza può essere enorme in termini di equilibrio, soprattutto in fase di non possesso visto che i due laterali (al momento Perisic e Darmian) non hanno nelle loro corde capacità difensive di altissimo livello.
Questo passa il convento per ora, il primo compito di Inzaghi sarà di trovare la quadra a questo rebus.