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Inter, Lukaku: il Gigante cerca la consacrazione nell’Olimpo

Lukaku è diventato un riferimento per i compagni e rappresenta il fuoco, marchiatogli da Conte e richiestogli ora da Inzaghi, in campo.

Romelu Lukaku, dopo la telenovela Juve-Inter, sbarca a Milano come acquisto principe dell’estate di calciomercato 2019: un’operazione complessiva da circa 75 milioni di euro che, fin da subito, lo issa sul gradino più alto degli acquisti della Beneamata. Non era però scontato che le prestazioni potessero far fede al peso dei milioni e delle aspettative, anzi. Il belga di origine congolese, al Manchester United aveva convinto e non convinto, assicurando certo sacrificio e fisicità ma assentandosi alla voce continuità del (42 gol in 96 presenze, non pochi ma non sufficienti ad entusiasmare); più in generale, al di là delle reti, non aveva mai dato mai l’impressione fino in fondo di essere un attaccante dal sicuro affidamento, soprattutto quando si alzava il livello fisico e tecnico.

Per questo nel nord d’Inghilterra non si erano strappati i capelli al momento della sua cessione. Gary Neville, ex terzino, capitano e pluridecorato Red Devils alle dipendenze di Sir Alex, aveva affidato a Twitter un giudizio piuttosto pesante: “È sovrappeso, pesa più di 100 kg. Segnerà e farà anche bene a Milano magari, ma la mancanza di professionalità è contagiosa”. Ora, è chiaro anche dalle ultime uscite che la fortuna di Gary Neville da calciatore non lo stia accompagnando anche da opinionista, eppure Neville non era l’unico nell’estate 2019 a sollevare dubbi sull’acquisto del giocatore belga.

L’attaccante ex Anderlecht è stato tuttavia posto al centro del neonato villaggio nerazzurro come fosse un capotribù dalle dimensioni gigantesche, con l’onore, e l’onere, di custodirne le chiavi di ingresso al regno. Un’assunzione di responsabilità accettata con l’entusiasmo tipico dei leader da parte di Lukaku, che in questi due anni ha ripagato la fiducia, incontestata, con una crescita davvero impressionante. Di base, con quel fisico straripante donatogli da Madre Natura e scolpito negli anni di Premier League, Lukaku partiva in una Serie A dal livello non entusiasmante già con un bel vantaggio.

Ma è la crescita mentale di Lukaku quella che impressiona più di tutte. Responsabilizzato da un ruolo di primus inter pares, il belga ha saputo vestire i panni di capotribù e finalmente si è assunto pesanti responsabilità. Lukaku è diventato un riferimento costante per i compagni con consigli sempre costruttivi e rappresenta ormai il fuoco, marchiatogli da Antonio Conte e richiestogli ora da Simone Inzaghi, in campo.

A proposito di Inzaghi, Big Rom è tornato a Milano dopo la campagna europea, e subito si è recato ad Appiano in ottima forma, con tanto di foto con il nuovo mister. Robe da leader. Fuor di retorica, se i nerazzurri sono tornati a vincere e soprattutto convincere lo devono soprattutto ad un uomo: dalle spalle possenti, e dai piedi autorevoli, di un ormai trasformato Romelu Lukaku. Il Gigante, che cerca la stagione della conferma per la definitiva ascesa nell'Olimpo della storia di questo club.