Il 21 agosto inizierà ufficialmente la nuova stagione dell'Inter, con tante novità sia in campo che, soprattutto, in panchina. Dopo l'addio di Antonio Conte, vincitore dell'ultimo scudetto, la società ha deciso di affidare la squadra alle capacità di Simone Inzaghi che, dopo aver visto andare a scadenza il suo contratto con la Lazio, ha deciso di prendere al volo l'occasione. In cinque anni sulla panchina dei biancocelesti l'allenatore piacentino ha messo su numeri davvero importanti che ne hanno fatto il più giovane allenatore a raggiungere le centro vittorie e a strappare tre trofei alla voracità della Juventus di questi anni – due Supercoppa ed una Coppa Italia. In vista della prima giornata di campionato, ecco un'analisi degli inizi di Simone Inzaghi nelle ultime cinque stagioni in cui ha avuto un andamento, per così dire, altalenante.
La sua prima panchina in Serie A nella stagione 2016-2017, alla Lazio, lo ha visto uscire vincitore dalla sfida contro l'Atalanta di Gasperini con un rocambolesco 3-4 con le reti di Kessiè (doppietta) e Petagna per la Dea, mentre i gol biancocelesti sono stati di Immobile, Hoedt, Lombardi e Cataldi. Andò meno bene la stagione successiva, in cui alla prima giornata ci fu il pareggio a reti bianche contro la Spal di Semplici. Delusione ancora più cocente fu quella della stagione successiva, in casa, contro il Napoli di Sarri che uscì vincitore, in rimonta, dallo stadio Olimpico grazie ai gol di Milik ed Insigne in risposta a Ciro Immobile. Due stagioni fa la vittoria larga contro la Samp di Di Francesco, a Marassi, per 0-3 grazie alla doppietta di Immobile e al gol di Joaquin Correa. Infine la sconfitta più roboante nella scorsa stagione, contro l'Atalanta, per 1-4 allo stadio Olimpico con le reti di Gosens, Hateboer e al doppio Gomez, ed il gol della bandiera di Felipe Caicedo.
Insomma, nella carriera di Inzaghi ci sono stati degli inizi altalenanti, la cui statistica va migliorata a partire da questa stagione che vedrà l'Inter sfidare il Genoa, una squadra tosta che con il suo tecnico Ballardini ha trovato fiducia e la propria dimensione. Un test da non sottovalutare, per non partire male con lo scudetto cucito sul petto e presentarsi bene e con fiducia nella prossima stagione. E c'è anche un dato che può confortare la squadra nerazzurra: l'Inter non perde contro il Genoa dal 1994. Che possa essere di buon auspicio per Lukaku e compagni.