Skriniar e l'Inter. Sarebbe proprio bello andare a scavare nelle varie chat e sui vari social nei quali un po' tutti di noi soggiorniamo per diverse ore al giorno per andare a ripescare le sensazioni di buona parte del tifo interista riguardo l'ingaggio del difensore.
Il difensore slovacco si è trasferito nel capoluogo lombardo dalla Sampdoria nell'estate del 2017 in un'operazione da circa 30 milioni di euro complessivi nella quale rientrò Gianluca Caprari per abbassare la parte cash dell'affare. Lo scetticismo che aleggiava su di lui lo ricordiamo un po' tutti, i vari paragoni con Mateo Musacchio (passato quella stessa estate al Milan) e le critiche per qualche svarione difensivo avvenuto con la maglia blucerchiata la fecero da padrone.
Invece oggi eccoci qua. A distanza di 4 anni, nonostante le voci della scorsa estate riguardo una possibile cessione per far respirare le casse del club, Skriniar continua ad essere un caposaldo della retroguardia nerazzurra. Il classe '95 si è preso fin dal primo giorno le chiavi della difesa mettendo a tacere tutti i suoi detrattori arrivando al punto di tagliare i rapporti con l'ex agente Karol Csonto pur di rimanere a Milano e vestire la maglia nerazzurra.
Ma cosa può rendere ancor più speciale il rapporto tra Skriniar e l'ambiente interista? Il suo nome è sempre tra quelli più graditi dai tifosi per l'eventuale eredità di Handanovic nel ruolo di capitano. Skriniar, in effetti, potrebbe essere la “guida” perfetta. Autoritario in campo, professionale fuori: lo slovacco ha visto crescere esponenzialmente le sue quotazioni nel mondo Inter. A livello temperamentale la crescita è stata costante e ora il calciatore sembra pronto a prendersi responsabilità sempre maggiori.