Inter, la sorpresa Satriano altro grattacapo per Marotta e Ausilio

Anche nel calcio mercato i conti si fanno con l’oste e alla fine del pranzo, per ora tutti scrutano il menù alla ricerca della pietanza più appetitosa senza far piangere la carta di credito. L’Inter ha già fatto l’aperitivo cedendo Hakimi, Steven Zhang non partecipa al banchetto, aspetta che Marotta saluti i commensali e torni a Milano con la bustina degli avanzi, quelli che una volta si davano all’amico a quattro zampe oggi fanno la felicità dei presidenti.

In linea di massima lo staff di mercato nerazzurro sapeva perfettamente fin dall’inizio come comportarsi, primum vendere, deinde tutto il resto. Il conto del ragioniere nerazzurro si è già alleggerito anche dei nomi (e degli stipendi) di Young, Joao Mario, Dalbert, si attende con ansia la stessa sorte per Lazaro e Vidal, magari pure Pinamonti, mentre qualche giovane va in prestito in attesa di rimpolpare il bagaglio tecnico.

Al di là dei primi sorrisi procurati dalle genialate di Calhanoglu, mentre Lautaro ed il suo procuratore Camano sfogliano la margherita, vado o resto, mentre Sanchez conferma quanto già visto negli anni scorsi, soprattutto in termini di frequenza di infortuni, la vera unica sorpresa di questa prima parte di preparazione viene proprio in attacco e dal serbatoio dei giovani. Martin Adrian Satriano Costa non è una sorpresa per chi ha seguito la Primavera lo scorso anno ma è fuor di dubbio che abbia acceso molte fantasie nelle prime due amichevoli estive.

Fisico già in grado di reggere avversari di categoria, faccia da indio per niente socievole, uno Zamorano con la sfumatura bassa, piedi niente male così come il senso del gol. E per finire  l’aurea della garra charrua dell’uruguagio, che non è solo un’invenzione dialettica di Lele Adani, tantomeno quando si hanno 20 anni e tanta voglia di arrivare nel calcio che conta.

Inzaghi sembra impaziente di riabbracciare Keita Balde, sperando di rivederlo nei panni del suo ultimo anno alla Lazio più che in quelli della sua ultima a San Siro con l’Empoli di due anni orsono, ma anche lui ha capito che Satriano potrebbe meritare una fiche, una scommessa di pochi euro da trasformare in oro colato. Alla porta di Marotta hanno già bussato in diversi per chiederlo in prestito ma giustamente alla Pinetina si prende tempo in attesa di conferme, in attesa di conoscere meglio il ragazzo e capire se c’è davvero la stoffa per consegnare a lui la maglia di quarta punta.

Sanchez e Pinamonti costano un occhio della testa e per contare i loro gol non serve il pallottiere, trovare un acquirente per entrambi sarebbe come fare bingo. A quel punto, ove mai Lautaro si facesse passare i mal di pancia, Keita e Satriano dietro la Lula potrebbe diventare un'ipotesi realistica.