Inter, tutti pazzi per Martin Satriano. “È uno di quei giocatori toccati dalla bacchetta magica. Di attaccanti come lui ce ne sono pochi. Sa fare tutto ed è spinto da una motivazione ferrea. Il futuro – dice il suo primo allenatore, Tabaré Alonso, in un'intervista a la Gazzetta dello Sport – è suo“.
Alonso aggiunge: “Ricordo un ragazzo semplice, serio e generoso cresciuto a pane, calcio e famiglia. Nessun grillo per la testa e un chiodo fisso: sfondare in prima squadra. Da lui non abbiamo avuto mai un problema. Al contrario, ricordo anche un ragazzo con la spiccata capacità di fare gruppo e trascinare i compagni“. Il primo tecnico di Satriano poi sottolinea alla Gazzetta dello Sport come “È’ un bomber atipico che sa fare di tutto, polivalente. Non è il classico numero 9 da area di rigore, uno alla Suarez per intenderci, perché so che all’inizio tanti lo paragonavano a lui. Invece no, ha caratteristiche molto diverse. Martin è più un numero 10, perché ama avere la palla tra i piedi, partecipare alla manovra, arretrare per dialogare con i centrocampisti e spaziare su tutto il fronte offensivo. Ma allo stesso tempo ha anche un fiuto infallibile per il gol. Dominante nel gioco aereo e, allo stesso tempo, dotato di una tecnica fuori dal comune per un ragazzo della sua altezza“.
Infine il paragone eccellente: “A me ricorda molto Cavani per l’attitudine al sacrifico e lo stile di gioco, ma ovviamente parliamo di due giocatori fisicamente diversi. Cavani è pura potenza, Satriano è sicuramente più tecnico. Ma davanti alla porta hanno lo stesso istinto killer“.