Crisi covid, le scelte sbagliate del passato e la situazione societaria non felicissima. Questi i tre motivi principali che stanno portando l'Inter a non poter fare un mercato con il piede pigiato sull'acceleratore e che stanno protraendo alcune trattative per lunghissimo tempo. Si veda Nandez, ad esempio: il giocatore uruguayano è stato messo nel mirino nel corso di questa sessione di mercato, per poter regalare al nuovo tecnico nerazzurro Simone Inzaghi un giocatore che possa sostituire Achraf Hakimi – partito in direzione Parigi – sulla corsia destra. Una trattativa che è partita fin dall'inizio del calciomercato, che potrebbe concludersi a breve, ma che ancora non vede la scritta 'fine' del traguardo. Il tutto per poter rispettare il diktat societario del mercato a costo zero e con un attivo di 80 milioni di euro. Ma se questo esempio può essere dettato dalle situazioni appena elencate, ecco che ce ne sono altri in cui la società nerazzurra ha impiegato molto tempo prima di poter acquistare un giocatore.
Si pensi a Dalbert, pallino dell'ex direttore Walter Sabatini, arrivato in nerazzurro dopo mesi di trattative estenuanti per poi non mantenere affatto quanto ci si aspettava, anzi, divenendo uno di quegli 'errori' di mercato che hanno condizionato le operazioni negli anni futuri e continuano a farlo tutt'ora. Si pensi anche ad Arturo Vidal, giocatore cercato per più sessioni di mercato, promesso a Suning prima a Spalletti, che dovette accontentarsi poi di Vecino, poi durante la prima esperienza di Conte, per poi acquistarlo a parametro zero dal Barcellona la stagione dopo, facendo gravare le casse interiste a causa di uno stipendio elevato. Come dimenticare, poi, la trattativa che ha portato in maglia nerazzurra Nicolò Barella, che ha dovuto attendere non poco prima di arrivare a Milano per coronare il suo sogno di giocare all'Inter, viste le richieste fatte da parte del presidente del Cagliari Giulini. E anche Romelu Lukaku, che fece spazientire non poco Antonio Conte, e che arrivò dopo un gran tira e molla con il Manchester United e la sfida di mercato alla Juventus.
Insomma, tanti giocatori sono arrivati in nerazzurro dopo mesi di trattative. Tante le motivazioni che hanno ruotato intorno ai conti della società nerazzurra e che, anche adesso, a maggior ragione, spingono ad una certa prudenza ed una certa creatività nelle operazioni in entrata. La trattativa Nandez sembra essere arrivata al fotofinish, non quella per Bellerin o Dumfries che, a questo punto, rischiano di diventare solo dei sogni di mercato e non più degli obbiettivi. Vedremo cosa regalerà il mercato, ma un punto deve essere chiaro: nella prossima stagione l'Inter non può permettersi affatto di non essere competitiva e non difendere lo scudetto vinto appena qualche mese fa.