Matías Vecino Falero potrebbe essere l'acquisto in più della nuova Inter di Simone Inzaghi. La sua cessione è stata congelata, l'intenzione è di rilanciarlo dopo due anni complicati causa infortuni e di dargli un ruolo importante nello scacchiere di Inzaghi, il centrocampista di gamba e fisico che possa dare un'alternativa a Barella in mezzo al campo.
Inzaghi pretende che Vecino – nonostante l’interessamento proprio del mentore Spalletti – gli restituisca, a suon di prestazioni, quanto tolto anni fa. Non è un caso che tra i primi calciatori contattati da Simone ci sia proprio Vecino: per le sue caratteristiche uniche nel reparto nevralgico del campo nerazzurro, per inserimenti e facilità nell’andare a segno, può replicare i risultati ottenuti in biancoceleste da Milinkovic Savic.
L'uruguagio è inoltre l’hombre del destino, quello delle partite importanti, baciato dalla dea Tuche – la Sorte -, in contrasto con un valore effettivo del giocatore che potremmo definire “normale”. Non ha certo il dinamismo di Barella o la tecnica di Brozovic ed Eriksen, ma le qualità sono uniche e non può essere un caso se nei momenti più decisivi degli ultimi anni di nerazzurro c’è la sua firma.
Dal gol contro la Lazio nel 2018 che è valso la qualificazione in Champions dopo quasi un decennio, a quello contro il Tottenham al battesimo nella competizione. Ma è soprattutto quando vede il Diavolo che Matias sembra accendersi prendendolo per le corna. Due anni fa arriva il primo gol nel derby, un derby di importanza capitale dato che il Milan poteva scappar via nella corsa Champions: cross di Perisic, sponda di Lautaro, inserimento di Vecino dopo soli tre minuti, un gol che cambiò radicalmente la Sorte (sempre lei) del finale di stagione.
L’ultimo capolavoro risale solo ad un anno e mezzo fa: minuto 52, il Milan è in vantaggio di due gol alla fine del primo tempo. Brozovic accorcia; poi Godin serve in profondità Sanchez, che salta Donnarumma e scarica all’indietro per l’hombre del destino, che calcia in porta il 2-2. L’Inter, galvanizzata da quell’uno-due micidiale, vincerà poi la contesa per 4-2.
Da riserva in procinto d'addio a probabile intoccabile. Il figlio del Destino sarà ancora nerazzurro.