INTER – La società nerazzurra si sarebbe presa una pausa di riflessione dopo le proteste del popolo interista circa la possibile cessione di Romelu Lukaku al Chelsea. La protesta, come riporta la Gazzetta dello Sport, simile a quella che fece saltare lo scambio Guarin-Vucinic con la Juventus potrebbe far cambiare i piani degli Zhang, che avevano inizialmente accettato di cedere l'attaccante belga.
La società cinese vuole dunque valutare i vantaggi e gli svantaggi dell'operazione. “A livello sportivo – dettaglia la Rosea – la partenza di Big Rom sarebbe una sciagura, inutile girarci intorno. Soprattutto se come sembra Marotta e Ausilio sul sostituto poi potrebbero reinvestire soltanto un terzo dei soldi. A livello finanziario invece l'affare è sotto gli occhi di tutti. Ma senza il totem – e non va trascurato l'effetto domino sui compagni – rischi seriamente di restare fuori dalla lotta scudetto ma anche da quella per la Champions. Con relativo bagno economico a fine stagione”
Gli uomini di mercato, inoltre, hanno comunicato agli Zhang che il piano da 80 milioni d'attivo col taglio del 15-20% del costo del lavoro si potrebbe raggiungere con delle cessioni minori senza sacrificare per forza il centravanti belga. Il raggiungimento di tale obiettivo sarebbe addirittura previsto per il mese di gennaio.
” Il bomber – conclude la Gazzetta dello Sport – non ha rotto con l'ambiente, ma dopo l'offerta ricevuta sabato (12 milioni netti, più 3 di bonus) ha impiegato poco a sposare il progetto dei campioni d'Europa. Aspettando sviluppi, la certezza è che a pagare sono i tifosi. Non soltanto quelli del “Lukaku non si tocca”, ma anche quelli che prima del lockdown andavano allo stadio in 66mila di media partita. Anche su questo Zhang dovrebbe meditare