Il periodo che sta attraversando l'Inter in termini di progettualità, sembra essere molto più che nero.Le voci in uscita fanno comprendere come in questo momento il lato sportivo dell'Inter sia fortemente minacciato da altre considerazioni. In questa ottica, la prima squadra potrebbe attingere sempre più dal proprio vivaio, in modo da avere risparmi di ingaggi pesanti e in modo da poter creare valore da zero, per poi generare profitto. Potrebbero essere inquadrati in questa maniera gli acquisti fatti per la squadra Primavera di Christian Chivu, i prestiti (soprattutto quelli con riscatto e controriscatto) e le probabili permanenze nella rosa dei grandi di qualche giovane.
Viene da pensare a Sebastiano Esposito, prestato al Basilea con riscatto e controriscatto, e che si sta mettendo in mostra con la squadra svizzera firmando due gol nelle prime due giornate di campionato, con la possibilità di poter fare esperienza europea in Conference League. Tra i giovani del vivaio c'è anche Lorenzo Pirola, trasferitosi al Monza con la stessa formula di Esposito e che potrebbe rientrare nella prossima stagione al posto di Kolarov. Come dimenticare anche Zinho Vanheusden, difensore centrale belga, in prestito secco al Genoa, che da tanti viene designato come l'erede di de Vrij. Non solo loro, ma si pensi anche ai giovani che ad oggi dovrebbero rimanere in rosa come Eddie Salcedo e, soprattutto, Martin Satriano, che potrebbe essere il vice del sostituto del partente Romelu Lukaku. Anche Lucien Agoumè potrebbe fare quest'anno una stagione di crescita alle spalle di Brozovic, prima di poterne prendere il posto (il croato rinnoverà?). Senza dimenticare quelli che saranno le colonne della squadra Primavera come Francesco Nunziatini, che ha già fatto vedere cose interessanti nel ritiro e Cesare Casadei, arma in più dei ragazzi di Armando Madonna nella scorsa stagione.
Tanti ragionamenti e tante ipotesi in merito ai giovani canterani nerazzurri. Prima di capire come evolverà il progetto post-scudetto dell'Inter, bisogna puntare ad una crescita del vivaio, non tanto in termini di vittoria dei trofei, che lasciano il tempo che trovano, ma di preparazione dei ragazzi a giocare ad alti livelli. Fino ad ora questo è stato fatto soltanto in parte, adesso bisognerà puntare (anche) su questo fattore.