E confondo i miei alibi e le tue ragioni, i miei alibi e le tue ragioni. Parole e musica di Francesco De Gregori che con la sua Rimmel potrebbe spiegare in maniera esaustiva quello che sta accadendo tra l'Inter e Lukaku. Nessun interista cancellerà mai Lukaku dalla propria memoria, anche se certamente appare difficile comprendere le ragioni di questo addio sempre più probabile.
Le problematiche societarie dell’Inter sono note ormai da tempo. Intendiamoci, non più pesanti di quelle di tante altre società, solo che di quelle nerazzurre si parla e scrive di più. Esistono, questo il dato, ed è inutile negarlo, ma si va avanti con coerenza. La stessa cha ha condotto Marotta ed Ausilio a non abbandonare la nave al termine dello scorso campionato. Alla luce di questo aspetto le ragioni che hanno spinto Lukaku a scegliere il Chelsea interessano poco o nulla.
Non più tardi di una settimana fa, quando i dilemmi societari erano i medesimi di oggi, Lukaku aveva dichiarato di voler rimanere a Milano. Esprimendo il proprio pensiero sia a parole, sia attraverso un post social. E poi? Poi vattelapesca. Forse la promessa di un ingaggio raddoppiato, forse la voglia di riuscire ad emergere dove un tempo ottenne un flop, o forse chissà.
Quel che conta è che se Lukaku dovesse realmente accettare il Chelsea, verrebbe meno a qualcosa di dichiarato solo pochi giorni fa. Emotivamente un colpo al cuore perdere l'uomo eletto a furor di popolo come nuovo idolo, bandiera indiscussa e trascinatore assoluto.
Questo è il calcio, con i suoi misteri e i suoi interessi. Dove quel caro e sano romanticismo non esiste più e dove l'attaccamento alla maglia è qualcosa di effimero. Così è (se vi pare).