29 novembre 2003. L'Inter ha da poco più di un mese cambiato allenatore, affidando la panchina ad Alberto Zaccheroni. L'avventura nerazzurra di Cuper è terminata, ed in un certo senso anche la sua carriera a certi livelli. L'argentino infatti tornerà a casa sua, al Mallorca, per poi andare al Betis e poi al Parma a caccia della salvezza. L'Hombre Vertical, in quelle poche gare della stagione 2003-2004, non ha dato l'impressione di potersi confermare nelle zone alte della classifica. Le difficili vittorie con Modena e Siena, la sconfitta con il Milan e il pari con il Brescia avevano quindi indotto Moratti a cambiare guida tecnica. E allora spazio al maestro del 3-5-2, che qualche anno dopo completerà il tris di panchine, aggiungendo la Juventus alle già allenate Milan e, appunto, Inter.
Il nuovo allenatore parte bene, ma il vero banco di prova è quel sopra citato giorno di fine novembre. I nerazzurri scendono in campo letteralmente con il coltello in mezzo ai denti, e decisi a far capire quale aria tiri. Cordoba fa un fallaccio (a mò di avvertimento) su Nedved nei primissimi minuti. E l'atteggiamento psicologico molto determinato funziona. Julio Cruz dopo appena 12 minuti porta la sua Inter in vantaggio, su un calcio di punizione (uno dei suoi colpi meno noti) che trafigge Buffon sul secondo palo. Un gol meraviglioso da vedere e rivedere. Gli uomini di Lippi reagiscono, e non ci si potrebbe aspettare altro dai campioni in carica, ma i nerazzurri resistono, e si va al riposo sullo 0-1.
Nel secondo tempo la gara è aperta, ma l'Inter ha qualcosa in più, e al minuto 69 la butta ancora dentro. Il giovane Martins a tu per tu con il portiere si fa parare il tiro da Buffon, ma sulla respinta arriva ancora Cruz, che insacca. La Juventus, nonostante l'ingresso di Del Piero, molla, tanto da subire il 3 a 0, realizzato proprio dalla giovane punta nigeriana, che subito esulta a modo suo, con spettacolari capriole. Ci sarà spazio nel recupero per la rete di Montero, la cui inutilità viene in qualche modo enfatizzata dal gesto di Toldo, che tenta di impedire che la palla si insacchi alzando le braccia senza tuffarsi, come in maniera svogliata. 1-3 e festa nerazzurra a Torino. Ma è soprattutto la vittoria di uno straordinario Cruz, che era arrivato in estate dopo aver lasciato casa sua (il Bologna) con il compito decisamente arduo di far digerire ai tifosi la cessione di Crespo al Chelsea. E quella gara ebbe il suo importante peso, con gli interisti che lo iniziarono ad apprezzare in maniera importante. La stagione andrà avanti a suon di alti e bassi, e Zaccheroni alla fine raggiungerà il quarto posto, battendo al foto finish Mancini (alla guida della Lazio). Proprio l'attuale CT diventerà il nuovo allenatore nell'estate successiva.