Quello di Alexis Sanchez è uno dei nomi su cui l’Inter sta cercando di capire in queste ore cosa fare. Il cileno è infatti molto pesante a livello di monte ingaggi e al momento il suo stipendio è insostenibile per il club nerazzurro, considerando il suo ruolo da riserva. Simone Inzaghi, in sede di trattativa per vestire il nerazzurro, ha confermato a Marotta e ad Ausilio di gradire molto il profilo di Sanchez, ritenuto fondamentale per alternarsi a Dzeko e Lautaro.
Il primo nodo per la sua permanenza è legato alle sue condizioni fisiche dato che nel corso delle ultime due stagioni ha accusato notevoli problemi che l’hanno portato a saltare 7 gare nella passata annata e praticamente il doppio in quella precedente. Il secondo è invece prettamente economico e guarda a quel contratto in scadenza 30 giugno 2023, ma da ben 7,5 milioni di euro annui. Il diktat di Suning è quello di tagliare gli ingaggi e di concentrarsi soprattutto sui componenti non titolarissimi. Sanchez è uno di questi, con l’aggiunta che, proprio in virtù di questo accordo, ha poco mercato anche in uscita dove anche la pista dello scambio con Insigne si sta spegnendo. Cosa fare con lui? Se il fisico regge e sta bene, l’opportunità di rinnovare e spalmare potrebbe essere concreta. Altrimenti allungare quel contratto potrebbe rivelarsi un boomerang senza fine.
Di certo la qualità del Ninho Maravilla non si discute. Nell'economia del gioco di Inzaghi dovrà stare vicino alla prima punta cercando di sfruttare le seconde palle, dialogando con il proprio compagno di reparto per deliziosi assist. Una qualità a cui abbiamo assistito l'anno scorso, dato che l'ex Barcellona ne ha messo a referto un gran numero nelle occasioni in cui è potuto partire titolare. 7 gol e 6 assist nella stagione scudettata, numeri di tutto rispetto per un “dodicesimo”.
Intanto, per la prima di campionato contro il Genoa, Inzaghi potrà contare solo su Dzeko, Satriano e Pinamonti, considerato che Lukaku è stato ceduto, Lautaro sarà squalificato, e Sanchez stesso è infortunato.